Oltre 1000 persone – 2000, secondo gli organizzatori - hanno partecipato allo sciopero, partito dall'Arco d'Augusto. Come nel resto d'Italia i lavoratori di CGIL e UIL – la CISL si è infatti chiamata fuori – hanno incrociato le braccia per dire “no” al Jobs Act, ma non solo; si chiedono infatti modifiche alla legge di stabilità nel segno di lavoro e diritti. A Rimini, il corteo, è arrivato fino a Piazza Cavour, dove sul palco è salito anche uno studente, per rappresentare il disagio dei giovani. I sindacati chiedono un cambiamento di rotta deciso sul territorio, dove la crisi continua a mordere e l'emorragia di posti di lavoro non si ferma. Lo sciopero ha riguardato ogni settore: pubblico e privato. I primi dati diffusi da CGIL e UIL nazionali parlano di un 70% di adesioni. Stessa percentuale – affermano gli organizzatori – nel Riminese. Inevitabile qualche disagio alla circolazione
Nel video le interviste a Brunetto Boco, segretario generale UILTuCS, e a Graziano Urbinati segretario CGIL Rimini
Nel video le interviste a Brunetto Boco, segretario generale UILTuCS, e a Graziano Urbinati segretario CGIL Rimini
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