“E’ lo strumento più inopportuno, in questo preciso momento di crisi economica, per forzare la firma sui rinnovi contrattuali”. Così l’Unione Sammarinese Lavoratori sullo sciopero generale indetto dalla CSU per il 16 dicembre. “Sarebbe preferibile dialogare – osserva l’USL - per individuare le strategie più efficaci di rilancio del sistema”. Già dichiarato dal Governo il suo impegno a fare il possibile per scongiurare la protesta. Contro lo sciopero anche l’Anis con i suoi 15 punti, fissati per far ripartire la trattativa: maggiore efficienza dell’organizzazione del lavoro e riduzione del costo del lavoro i punti cardine. “Solo provocazioni”, dichiara invece il Segretario generale CDLS Marco Beccari. “Da cinque mesi – dice - l’Anis sta intralciando la trattativa a furia di veti incrociati, ed ora che abbiamo proclamato lo sciopero spuntano fuori questi 15 punti da discutere al tavolo tripartito. Alza continuamente la posta per non arrivare alla firma”. Il sindacato ne ha anche per il Governo: “Continuando a dire che lo sciopero è un errore – afferma Giuliano Tamagnini, Segretario confederale CSdL - l’Esecutivo di fatto si schiera dalla parte dell’Anis. Ma non gli è mai venuto il sospetto – continua Tamagnini - che è l’atteggiamento degli industriali – che si sono eretti a padroni incontrastati della vita politico-economica del paese - ad aver creato i presupposti dello scontro sociale?”
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
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