Tutto dipenderà da quante adesioni l’Osla e l’Usc riusciranno a raccogliere entro martedì. Non tutti i commercianti del Centro storico sono infatti d’accordo sul chiudere le serrande e manifestare sul Pianello durante i lavori del Consiglio.
La raccolta firme è vista dall’Usc come un passaggio obbligato. “ Per evitare- ha dichiarato Marco Arzilli- che davanti a Palazzo Pubblico si riuniscano solo una trentina di persone”. Un invito quindi ad essere tutti uniti, pena la revoca dello sciopero. L’unica certezza è l’intenzione dei commercianti di adottare contro il Governo la linea dura.
Sulla questione vetrine nessuna proposta alternativa è stata accettata. Il dato finale è che non si toccano. E alcuni negozianti, nell’ultima riunione, hanno rimescolato le carte in tavola rilanciando l’eventualità di conservare nei loro esercizi perfino le tende.
La raccolta firme è vista dall’Usc come un passaggio obbligato. “ Per evitare- ha dichiarato Marco Arzilli- che davanti a Palazzo Pubblico si riuniscano solo una trentina di persone”. Un invito quindi ad essere tutti uniti, pena la revoca dello sciopero. L’unica certezza è l’intenzione dei commercianti di adottare contro il Governo la linea dura.
Sulla questione vetrine nessuna proposta alternativa è stata accettata. Il dato finale è che non si toccano. E alcuni negozianti, nell’ultima riunione, hanno rimescolato le carte in tavola rilanciando l’eventualità di conservare nei loro esercizi perfino le tende.
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