Lo sciopero inizia alle 9 con l’uscita dai posti di lavoro, alle 9.15 il raduno in piazzale Bellucci, all’inizio di via Giacomini in Città, e alle 9.45 la partenza del corteo per piazza della Libertà, dove alle 10.30 parleranno i due segretari generali Giovanni Ghiotti e Marco Beccari. La manifestazione termina alle 11.30. Il terzo sindacato si dissocia: “Lo sciopero, in questo momento – dicono i responsabili dell’Usl – serve solo a chi non ha il coraggio di assumersi le proprie responsabilità. Chi è legittimato a contrattare per conto dei lavoratori ha l’obbligo di sedersi attorno a un tavolo, e se necessario rimanervi anche ad oltranza, senza isterismi”. Secondo il governo, il sindacato ha abbandonato la contrattazione, così come l’Associazione degli Industriali che ricorda come la realtà “non si cambia con la demagogia e la propaganda strumentale. Nelle aziende manifatturiere – ribadisce l’Anis – nell’ultimo anno si sono persi circa 500 posti di lavoro. Dobbiamo salvarli, e salvare le imprese. Da subito orari flessibili per rispondere ai clienti al pari dei nostri concorrenti, e per ridurre i costi della cassa integrazione. Il governo – conclude l’Anis – responsabilmente si pone come garante dell’azione di rinnovamento del paese”. L’Azienda di Stato per i servizi pubblici intanto comunica che domani, proprio in ragione dello sciopero, il trasporto pubblico potrebbe non essere assicurato. La funivia sarà ferma dalle 9 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30. Anche gli altri servizi dell’AASS potrebbero non essere assicurati.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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