I segretari della federazione industria tornano a scrivere al Governo chiedendo la disponibilità a un incontro sulle traiettorie di sviluppo per San Marino.
La lettera prende spunto dal caso Alutitan, l’azienda di Chiesanuova con oltre 60 dipendenti, che ha presentato un progetto di ampliamento produttivo e occupazionale.
Merlini e Felici chiedono all’Esecutivo se esistono possibilità di sviluppo del gruppo Alutitan e se ci sono progetti alternativi che, in ogni caso, salvaguardino l’occupazione.
Ma per i segretari della CSU il caso Alutitan è solo l’ultimo di una lunga serie. Sono infatti, dicono, una ventina le aziende del settore industriale che attengono dal Congresso di Stato una risposta ai loro progetti di sviluppo.
"L’Alluminio sammarinese di Serravalle, con 130 dipendenti sta aspettando da 5 anni – affermano Merlini e Felici – e il rischio di un trasferimento della produzione lontano da San Marino è molto alto".
Di qui la richiesta al governo della disponibilità immediata ad un incontro per capire in quale direzione vuole andare l’economia sammarinese.
La lettera prende spunto dal caso Alutitan, l’azienda di Chiesanuova con oltre 60 dipendenti, che ha presentato un progetto di ampliamento produttivo e occupazionale.
Merlini e Felici chiedono all’Esecutivo se esistono possibilità di sviluppo del gruppo Alutitan e se ci sono progetti alternativi che, in ogni caso, salvaguardino l’occupazione.
Ma per i segretari della CSU il caso Alutitan è solo l’ultimo di una lunga serie. Sono infatti, dicono, una ventina le aziende del settore industriale che attengono dal Congresso di Stato una risposta ai loro progetti di sviluppo.
"L’Alluminio sammarinese di Serravalle, con 130 dipendenti sta aspettando da 5 anni – affermano Merlini e Felici – e il rischio di un trasferimento della produzione lontano da San Marino è molto alto".
Di qui la richiesta al governo della disponibilità immediata ad un incontro per capire in quale direzione vuole andare l’economia sammarinese.
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