Il saldo tra le imprese che hanno aperto e quelle che hanno chiuso nel 2014 è +194. Per la prima volta dopo quattro anni il segno dell'andamento dell'economia sammarinese è un più (in coda al comunicato trovate tabelle e grafici).
I dati (Ufficio Statistica e Ufficio Industria) seppur ancora parziali - tracciano la fotografia da gennaio a settembre di quest'anno – sono comunque già decisamente positivi: 142 le imprese che hanno chiuso i battenti nei primi nove mesi del 2014, 336 quelle invece che hanno aperto. Tra queste, le prime start up ad alta tecnologia sammarinesi, che si sono da poco insediate nell'Incubatore d'impresa. L'unico settore che segna ancora un saldo negativo è quello delle attività finanziarie (due cessate, una attivata), mentre segna un decisivo aumento il settore manifatturiero (+9), che negli anni scorsi aveva registrato sempre numeri in calo. Se consideriamo il numero di imprese totali del Bollettino Statistica che non considera le imprese sospese durante il periodo considerato, valuteremo il dato di giugno 2014 come migliore e prudenziale proiezione sul numero delle imprese nell’anno 2014. Avremo dunque, anche considerando questa rilevazione più restrittiva, un saldo positivo pari a circa 70 imprese in più rispetto al 2013.
Diversi i dati sull'occupazione, che non mostrano ancora dati con il segno più: le imprese di nuova costituzione hanno infatti bisogno di qualche tempo per insediarsi, ampliarsi e creare occupazione. Percorso che va seguito, garantito e tutelato affinchè, appunto, le imprese creino lo sviluppo auspicato.
Molteplici i fattori della contrazione dei numeri registrati nelgi anni scorsi: la crisi internazionale, la black list italiana, l'opera di pulizia portata avanti dal congresso di Stato che ha revocato numerose licenze di società che creavano distorsioni con l'Italia. Nel 2011 si è registrato il primo calo, con un totale di 5.608 imprese rispetto alle 5.939 dell'anno precedente. Il numero ha continuato a calare nel 2012 (5.307) e anche nel 2013, seppur con una flessione di molto inferiore (5.184). Oggi si può invece affermare che l'economia sammarinese è in ripresa, con le imprese sammarinesi che in questi primi mesi del 2014 segnano +194. Questo delle imprese in aumento è un dato in controtendenza con quanto accade invece in Italia e anche nelle regioni che ci circondano, dove il dato delle imprese registra ancora il segno meno.
Sono dati estremamente positivi specialmente in questo momento – commenta il Segretario per l'Industria Marco Arzilli -, perchè danno ai cittadini e alla classe politica una nuova prospettiva su un futuro di crescita che si sta già realizzando. Gli anni di pulizia e il lungo percorso verso la trasparenza per cui oggi San Marino riceve riconoscimento a livello internazionale – aggiunge Arzilli -, hanno provocato un periodo di difficoltà ma ci consentono oggi di godere nuovamente di credibilità nel panorama internazionale. Non solo: ci permettono di poter dire che oggi che la crescita del nostro paese è basata su un'economia reale e vi sono le base affinché possa essere duratura”.
Comunicato stampa Segreteria Industria
I dati (Ufficio Statistica e Ufficio Industria) seppur ancora parziali - tracciano la fotografia da gennaio a settembre di quest'anno – sono comunque già decisamente positivi: 142 le imprese che hanno chiuso i battenti nei primi nove mesi del 2014, 336 quelle invece che hanno aperto. Tra queste, le prime start up ad alta tecnologia sammarinesi, che si sono da poco insediate nell'Incubatore d'impresa. L'unico settore che segna ancora un saldo negativo è quello delle attività finanziarie (due cessate, una attivata), mentre segna un decisivo aumento il settore manifatturiero (+9), che negli anni scorsi aveva registrato sempre numeri in calo. Se consideriamo il numero di imprese totali del Bollettino Statistica che non considera le imprese sospese durante il periodo considerato, valuteremo il dato di giugno 2014 come migliore e prudenziale proiezione sul numero delle imprese nell’anno 2014. Avremo dunque, anche considerando questa rilevazione più restrittiva, un saldo positivo pari a circa 70 imprese in più rispetto al 2013.
Diversi i dati sull'occupazione, che non mostrano ancora dati con il segno più: le imprese di nuova costituzione hanno infatti bisogno di qualche tempo per insediarsi, ampliarsi e creare occupazione. Percorso che va seguito, garantito e tutelato affinchè, appunto, le imprese creino lo sviluppo auspicato.
Molteplici i fattori della contrazione dei numeri registrati nelgi anni scorsi: la crisi internazionale, la black list italiana, l'opera di pulizia portata avanti dal congresso di Stato che ha revocato numerose licenze di società che creavano distorsioni con l'Italia. Nel 2011 si è registrato il primo calo, con un totale di 5.608 imprese rispetto alle 5.939 dell'anno precedente. Il numero ha continuato a calare nel 2012 (5.307) e anche nel 2013, seppur con una flessione di molto inferiore (5.184). Oggi si può invece affermare che l'economia sammarinese è in ripresa, con le imprese sammarinesi che in questi primi mesi del 2014 segnano +194. Questo delle imprese in aumento è un dato in controtendenza con quanto accade invece in Italia e anche nelle regioni che ci circondano, dove il dato delle imprese registra ancora il segno meno.
Sono dati estremamente positivi specialmente in questo momento – commenta il Segretario per l'Industria Marco Arzilli -, perchè danno ai cittadini e alla classe politica una nuova prospettiva su un futuro di crescita che si sta già realizzando. Gli anni di pulizia e il lungo percorso verso la trasparenza per cui oggi San Marino riceve riconoscimento a livello internazionale – aggiunge Arzilli -, hanno provocato un periodo di difficoltà ma ci consentono oggi di godere nuovamente di credibilità nel panorama internazionale. Non solo: ci permettono di poter dire che oggi che la crescita del nostro paese è basata su un'economia reale e vi sono le base affinché possa essere duratura”.
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