Le richieste di ampliamento, attraverso l’associazione Industriali, sono state sottoposte alla segreteria Industria e quindi alla segreteria la Territorio. “Il governo – precisa il segretario di Stato, Marino Riccardi – ha il dovere di dare delle risposte”.
Le ipotesi allo studio sono quelli di valutare varianti di PRG da attuarsi in due aree adiacenti a zone industriali esistenti: a Ca’ Chiavello e a Gualdicciolo. L’associazione micologica, avendo sentore di possibili trasformazioni di aree agricole in aree produttive ha già espresso la sua decisa contrarietà. "Come si fa – chiede Riccardi – ad essere contrari, quando ancora non si sa di cosa si tratta?"
“Sono in corso approfondimenti – riferisce la segreteria all’Industria, che aggiunge – Siamo alla ricerca di soluzioni per far fronte ad una esiegenza effettiva e per garantire l’occupazione in aziende che rischiano di andarsene”. E ancora: “non abbiamo intenzione di fare alcun regalo o alcun favore. Ciò che ci guida è l’interesse dello stato, dell’economia del Paese, delle imprese serie e sane che operano sul territorio”. I terreni che potrebbero essere oggetto di variante sono in parte agricoli e in parte di proprietà dell’eccellentissima camera.
Nel programma di governo c’è anche il nuovo piano regolatore generale. “Entro fine anno – fa sapere il segretario al Territorio Riccardi – sarà completato il censimento edilizio, uno strumento prezioso per avere l’esatta consapevolezza della situazione e per poter valutare al meglio su quali direttive impostare il futuro Prg”.
Le ipotesi allo studio sono quelli di valutare varianti di PRG da attuarsi in due aree adiacenti a zone industriali esistenti: a Ca’ Chiavello e a Gualdicciolo. L’associazione micologica, avendo sentore di possibili trasformazioni di aree agricole in aree produttive ha già espresso la sua decisa contrarietà. "Come si fa – chiede Riccardi – ad essere contrari, quando ancora non si sa di cosa si tratta?"
“Sono in corso approfondimenti – riferisce la segreteria all’Industria, che aggiunge – Siamo alla ricerca di soluzioni per far fronte ad una esiegenza effettiva e per garantire l’occupazione in aziende che rischiano di andarsene”. E ancora: “non abbiamo intenzione di fare alcun regalo o alcun favore. Ciò che ci guida è l’interesse dello stato, dell’economia del Paese, delle imprese serie e sane che operano sul territorio”. I terreni che potrebbero essere oggetto di variante sono in parte agricoli e in parte di proprietà dell’eccellentissima camera.
Nel programma di governo c’è anche il nuovo piano regolatore generale. “Entro fine anno – fa sapere il segretario al Territorio Riccardi – sarà completato il censimento edilizio, uno strumento prezioso per avere l’esatta consapevolezza della situazione e per poter valutare al meglio su quali direttive impostare il futuro Prg”.
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