Il caro euro e l’incertezza per il futuro modificano il rapporto dei sammarinesi con il denaro. Da sempre oculati investitori, grazie anche a un livello di vita notevolmente più alto rispetto ai cugini italiani, gli abitanti della Repubblica sono sempre più formiche e sempre meno cicale.
In 4 anni e con il passaggio dalla lira all’euro, le famiglie che accantonano dall’11 al 20 per cento del loro reddito, sono passate dal 63 al 69%. Pressoché invariato, invece, il tipo di investimento scelto per far fruttare i sudati risparmi: i sammarinesi preferiscono i depositi bancari, seguiti da titoli e azioni. Al terzo posto, per chi se lo può permettere, c’e’ ancora il vecchio mattone, vale a dire l’investimento immobiliare. I dati, forniti dall’Ufficio di Statistica, trovano conferma in quelli complessivi della Banca Centrale che registra, un incremento del 5,5% della raccolta diretta da gennaio ad agosto di quest’anno.
Il 69% delle famiglie sammarinesi riesce a risparmiare una media del 24,42% del reddito. Vale a dire che riesce ad accantonare 24 euro e 42 centesimi ogni 100 euro guadagnati anche se, sottolinea l’Ufficio di Statistica, il 31% delle famiglie risparmia dall’11 al 20% del reddito complessivo.
Il gruppo più consistente, di questi sammarinesi previdenti, si compone di famiglie con almeno 2 figli e con una buona disponibilità di reddito. Sanno risparmiare e gestiscono questi accantonamenti decidendo insieme, moglie e marito, in che modo investirli. Più ristretto il gruppo che potremmo definire degli ottimisti. 1 solo figlio, un buon livello culturale, è qui il caposaldo della famiglia che crede in se stessa e nella sua capacità di far fronte alle esigenze dei figli. La buona capacità di risparmio consente anche una maggiore propensione al rischio, con un ricorso frequente ai fondi di investimento.
In 4 anni e con il passaggio dalla lira all’euro, le famiglie che accantonano dall’11 al 20 per cento del loro reddito, sono passate dal 63 al 69%. Pressoché invariato, invece, il tipo di investimento scelto per far fruttare i sudati risparmi: i sammarinesi preferiscono i depositi bancari, seguiti da titoli e azioni. Al terzo posto, per chi se lo può permettere, c’e’ ancora il vecchio mattone, vale a dire l’investimento immobiliare. I dati, forniti dall’Ufficio di Statistica, trovano conferma in quelli complessivi della Banca Centrale che registra, un incremento del 5,5% della raccolta diretta da gennaio ad agosto di quest’anno.
Il 69% delle famiglie sammarinesi riesce a risparmiare una media del 24,42% del reddito. Vale a dire che riesce ad accantonare 24 euro e 42 centesimi ogni 100 euro guadagnati anche se, sottolinea l’Ufficio di Statistica, il 31% delle famiglie risparmia dall’11 al 20% del reddito complessivo.
Il gruppo più consistente, di questi sammarinesi previdenti, si compone di famiglie con almeno 2 figli e con una buona disponibilità di reddito. Sanno risparmiare e gestiscono questi accantonamenti decidendo insieme, moglie e marito, in che modo investirli. Più ristretto il gruppo che potremmo definire degli ottimisti. 1 solo figlio, un buon livello culturale, è qui il caposaldo della famiglia che crede in se stessa e nella sua capacità di far fronte alle esigenze dei figli. La buona capacità di risparmio consente anche una maggiore propensione al rischio, con un ricorso frequente ai fondi di investimento.
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