La scure della crisi accelera sull’edilizia sammarinese, e i prossimi 6 mesi saranno i più duri, portando alla rovina il 50% delle aziende del comparto, dall’inizio della recessione. In difficoltà anche quelle storiche, come la CMS. E sono proprio le grandi a rischiare di più. Immediate ricadute, poi, sui settori dell’indotto, dagli idraulici agli elettricisti. E’ l’allarme lanciato su Fixing dal presidente dell’Ases - 120 imprese edili associate, 900 addetti. Una tendenza che rischia di accelerare, rispetto al calo già registrato nell’ultimo anno: 15% in meno sul fatturato, le più colpite escavazioni, forniture di ferro, gruppi di autotrasporti.
Tra i problemi l’impossibilità per le imprese sammarinesi di operare in Italia negli appalti pubblici, e dunque mancanza di reciprocità, nonché concorrenza sleale. Servono riforme: molto potrebbe venire dall’apertura del mercato immobiliare agli stranieri, per l’acquisto di case vacanza, ma servono soprattutto opere pubbliche, per le quali - dice - ci sono 30 milioni stanziati.
Nel video, l’intervista al Presidente dell’ASES, Gianluca Monaldi.
Tra i problemi l’impossibilità per le imprese sammarinesi di operare in Italia negli appalti pubblici, e dunque mancanza di reciprocità, nonché concorrenza sleale. Servono riforme: molto potrebbe venire dall’apertura del mercato immobiliare agli stranieri, per l’acquisto di case vacanza, ma servono soprattutto opere pubbliche, per le quali - dice - ci sono 30 milioni stanziati.
Nel video, l’intervista al Presidente dell’ASES, Gianluca Monaldi.
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