Nonostante le difficoltà a far passare un’idea di Rimini diversa da quella legata al turismo di massa, il sistema congressuale continua a crescere. Nel rapporto sull’attività del 2007, l’osservatorio riminese registra oltre 7.000 incontri per 1 milione 168mila partecipanti e 2 milioni e mezzo di presenze congressuali, circa il 19% in più del 2006. Il trend degli ultimi 5 anni ha visto incrementare di oltre il 66% il numero di incontri, del 20% i partecipanti e del 42% le giornate di presenza. Interessante anche la valutazione del fenomeno degli accompagnatori – familiari o amici dei congressisti – che viene stimato in 423mila ospiti per 600mila pernottamenti alberghieri. Cresce del 20% la domanda internazionale e, come ha sottolineato il Presidente della Convention Bureau Mauro Ioli, la competitività si misura anche da questo. “Questi risultati – aggiunge - sono frutto di scelte lungimiranti, dell’attrattiva del territorio e del lavorare di buona lena. La nota dolente è rappresentata, ancora una volta, dai trasporti”. Il successo della Spagna che sta superando l’Italia nasce, è stato detto, dalle infrastrutture per la viabilità. Oggi la maggior parte degli stranieri che scelgono Rimini per fiere e congressi, arrivano aull’aeroporto di Bologna e poi incontrano qualche difficoltà di troppo sui treni. “Bisogna pensare ad un sistema di trasporti integrato anche perché - ha sottolineato Lorenzo Cagnoni presidente di Rimini Fiera - se non crescono viabilità e collegamenti aeroportuali, c’è un tappo che impedisce l’espansione reale”.
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