Si è incentrato principalmente sui decreti previsti dalla legge tributaria il confronto di maggioranza di ieri, in preparazione anche delle consultazioni di domani con sindacati e categorie economiche. Valutati alcuni possibili correttivi, nell'intento di semplificare tutti i passaggi al nuovo regime fiscale e di fornire ai contribuenti le migliori informazioni per una chiara applicazione. Uno dei temi sui quali ci si è soffermati è l'utilizzo della smac card come strumento per le deduzioni, insieme al previsto regime transitorio per chi non intende documentare gli acquisti né con la smac e neppure con le regolari fatture. In questo caso, come noto, si consente una deduzione pari al 15% del tetto di 9 mila euro. Non si esclude la possibilità di un eventuale innalzamento di questa percentuale. Poi c'è l'aspetto della dotazione di smac card da parte di tutti gli operatori economici. Oggi sono appena 500 su un totale di 4 mila, ma la legge obbliga tutti ad adeguarsi e si pensa di fissare una data limite oltre la quale scatterebbero pesanti sanzioni. Potrebbe essere la fine di giugno o, al massimo, di luglio, anche se molto prima entrerà in vigore il registro telematico degli incassi. E ancora la questione dei controlli. La macchina organizzativa di questa sezione speciale deve essere attivata, e su questa si giocherà il vero test dell'intera riforma. Senza verifiche efficaci ogni cambiamento introdotto rischierebbe di essere vanificato. Di materia da porre sul tavolo del confronto di domani, con sindacati e categorie economiche, ce n'è tanta e gli spunti per i necessari chiarimenti non mancano
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