OSLA, USC E USOT elencano le principali problematiche del sistema Smac Fiscale che già avevano previsto sin dallo scorso marzo e che puntualmente si sono riscontrate.
Lunghezza dei tempi del sistema per la transazione – un’ulteriore seconda operazione (terza in caso di pagamento con bancomat o carta di credito) di 15/20 secondi, salvo guasti, per tutti i clienti è insostenibile nell’operatività giornaliera di un’azienda.
Frequenti guasti e blocchi del sistema allungano ulteriormente le operazioni.
Frequenti necessità di riavvio del Pos per problematiche tecniche (tempo circa 5 minuti).
Errore e storno dell’operazione – operazione eccessivamente complicata (12 differenti casistiche di gestione degli storni!!!), impossibilità di registrazione immediata.
Transazione giornaliera delle spese sotto i 5 euro:
L’attuale sistema obbliga ad effettuare i calcoli di chiusura immediatamente, senza la possibilità di rimandarli al giorno dopo, come potrebbe invece accadere per cause di forza maggiore (ad esempio assenza del titolare o del dipendente responsabile incaricato).
Non è specificato come devono essere trattate le operazione a cavallo della mezzanotte ed il sistema non è tarato tecnicamente per queste tipologie di lavoro.
Impossibilità di controllare il transato in tempo reale, è impossibile quindi avere un monitoraggio corretto.
I clienti italiani e stranieri non capiscono e guardano con sospetto l’operazione sul Pos fiscale – ne consegue una perdita di immagine e una grande difficoltà nel spiegargli i motivi dell’operazione (ancora più difficile se alla cassa c’è un dipendente).
Confusione per i clienti residenti sulla differenza tra circuito scontistica e sola deducibilità delle spese e confusione per gli operatori non aderenti al circuito scontistica sull’utilizzo della Smac come strumento di certificazione degli oneri deducibili – queste complicazioni e la mancanza di adeguate informative da parte del Governo producono frequenti tensioni tra le attività, dipendenti e clienti e disaffezione dei consumatori e operatori verso il circuito Smac scontistica.
Scontistiche non più adeguate ed in linea con il cambiamento delle funzionalità della Smac.
Sono passati 15 giorni dall’introduzione della Smac fiscale e le problematiche non sono ancora state risolte, a dimostrazione che questo sistema è sbagliato, inapplicabile e insostenibile per le aziende.
Questo Governo si è permesso di avviare un sistema inadatto, macchinoso e con numerose disfunzioni che gravano sulle spalle delle aziende che però non si possono permettere il lusso di sbagliare, di perdere tempo e di scontentare la clientela.
OSLA, USC e USOT ribadiscono che non sono contrarie né alla certificazione dei ricavi, né degli oneri deducibili, ma vogliono farlo con un sistema diverso che sia veloce, facile e sostenibile in termini di costi e operatività.
Sollecitiamo quindi gli operatori economici a continuare a segnalare ogni giorno all’Ufficio Smac e alla Segreteria Finanze le problematiche riscontrate.
comunicato stampa
OSLA-USC-USOT
Lunghezza dei tempi del sistema per la transazione – un’ulteriore seconda operazione (terza in caso di pagamento con bancomat o carta di credito) di 15/20 secondi, salvo guasti, per tutti i clienti è insostenibile nell’operatività giornaliera di un’azienda.
Frequenti guasti e blocchi del sistema allungano ulteriormente le operazioni.
Frequenti necessità di riavvio del Pos per problematiche tecniche (tempo circa 5 minuti).
Errore e storno dell’operazione – operazione eccessivamente complicata (12 differenti casistiche di gestione degli storni!!!), impossibilità di registrazione immediata.
Transazione giornaliera delle spese sotto i 5 euro:
L’attuale sistema obbliga ad effettuare i calcoli di chiusura immediatamente, senza la possibilità di rimandarli al giorno dopo, come potrebbe invece accadere per cause di forza maggiore (ad esempio assenza del titolare o del dipendente responsabile incaricato).
Non è specificato come devono essere trattate le operazione a cavallo della mezzanotte ed il sistema non è tarato tecnicamente per queste tipologie di lavoro.
Impossibilità di controllare il transato in tempo reale, è impossibile quindi avere un monitoraggio corretto.
I clienti italiani e stranieri non capiscono e guardano con sospetto l’operazione sul Pos fiscale – ne consegue una perdita di immagine e una grande difficoltà nel spiegargli i motivi dell’operazione (ancora più difficile se alla cassa c’è un dipendente).
Confusione per i clienti residenti sulla differenza tra circuito scontistica e sola deducibilità delle spese e confusione per gli operatori non aderenti al circuito scontistica sull’utilizzo della Smac come strumento di certificazione degli oneri deducibili – queste complicazioni e la mancanza di adeguate informative da parte del Governo producono frequenti tensioni tra le attività, dipendenti e clienti e disaffezione dei consumatori e operatori verso il circuito Smac scontistica.
Scontistiche non più adeguate ed in linea con il cambiamento delle funzionalità della Smac.
Sono passati 15 giorni dall’introduzione della Smac fiscale e le problematiche non sono ancora state risolte, a dimostrazione che questo sistema è sbagliato, inapplicabile e insostenibile per le aziende.
Questo Governo si è permesso di avviare un sistema inadatto, macchinoso e con numerose disfunzioni che gravano sulle spalle delle aziende che però non si possono permettere il lusso di sbagliare, di perdere tempo e di scontentare la clientela.
OSLA, USC e USOT ribadiscono che non sono contrarie né alla certificazione dei ricavi, né degli oneri deducibili, ma vogliono farlo con un sistema diverso che sia veloce, facile e sostenibile in termini di costi e operatività.
Sollecitiamo quindi gli operatori economici a continuare a segnalare ogni giorno all’Ufficio Smac e alla Segreteria Finanze le problematiche riscontrate.
comunicato stampa
OSLA-USC-USOT
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