Si continua a trattare per valutare come poter alleviare le incombenze dei gestori dei distributori di benzina. E le novità non sono mancate. Da una parte i benzinai, intenzionati a far valere le proprie ragioni; dall'altra la Segreteria Finanze che si dimostra propositiva. Si è convenuto innanzitutto di interfacciare il gestionale degli interessati con il portale Smac per l'invio dei dati dei corrispettivi giornalieri. La tempistica dell'operazione è ancora tutta da verificare, si spera comunque nel più breve tempo possibile. La Segreteria ha chiesto inoltre ai gestori di pompe di carburante di partecipare al sistema scontistica con una ricarica di un centesimo per litro; ricarica che ora è totalmente a carico dello Stato con 14 centesimi per il gasolio e 15 per la benzina; l'adesione alla scontistica porterebbe in cambio il pagamento del rifornimento di carburante con la Smac, ora negato. Proposte che saranno valutate attentamente dai benzinai, i quali per ora si sono riservati di dare una risposta. In ogni caso tutto è subordinato alla convocazione, a breve, della Commissione permanente per la Fiscalità a cui saranno sottoposte le varie soluzioni avanzate. Comunque non si molla. Infatti, “non abbandoneremo il tavolo – fa sapere Luca Fabbri, portavoce della categoria - finché non si sistemeranno le cose”.
Ferme nel loro dissenso restano però Osla, Usc e Usot. Questo Governo – affermano – si è permesso di avviare un sistema macchinoso e con numerose disfunzioni che gravano sulle spalle delle aziende che al contrario non possono permettersi il lusso di sbagliare, di perdere tempo e di scontentare la clientela”. La Csu lancia, invece, un plauso alla diligenza della stragrande maggioranza degli esercenti sammarinesi, che – precisano – senza polemiche stanno applicando correttamente le nuove normative. “Certamente hanno capito – sostiene il sindacato – che la Smac oltre ad essere uno strumento di trasparenza ed equità fiscale, è anche un'opportunità per rilanciare fortemente il commercio”.
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Ferme nel loro dissenso restano però Osla, Usc e Usot. Questo Governo – affermano – si è permesso di avviare un sistema macchinoso e con numerose disfunzioni che gravano sulle spalle delle aziende che al contrario non possono permettersi il lusso di sbagliare, di perdere tempo e di scontentare la clientela”. La Csu lancia, invece, un plauso alla diligenza della stragrande maggioranza degli esercenti sammarinesi, che – precisano – senza polemiche stanno applicando correttamente le nuove normative. “Certamente hanno capito – sostiene il sindacato – che la Smac oltre ad essere uno strumento di trasparenza ed equità fiscale, è anche un'opportunità per rilanciare fortemente il commercio”.
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