La notizia non è ancora ufficiale, ma il Governo è orientato a far slittare al primo gennaio 2015 l'entrata in vigore della Smac e più precisamente del Decreto Delegato numero 134, quello relativo alla certificazione dei ricavi degli operatori economici in via telematica. Tirano un sospiro i commercianti, che già avevano annunciato una serrata per il primo ottobre, data prevista inizialmente. Una manifestazione di protesta che, vista la decisione, che sarà formalmente assunta giovedì mattina, nella riunione del Congresso di Stato, potrebbe anche rientrare, anche se al momento resta confermata. Del resto, nel primo pomeriggio di oggi, i rappresentanti delle categorie interessate, Commercianti, Artigiani, Osla, Operatori turistici, erano saliti dalla Reggenza proprio per chiedere di mettere mano a quel provvedimento che proprio non digeriscono. Quello che i commercianti chiamano “il decreto Felici”, è a loro parere uno strumento improprio per il controllo semplicistico ed anacronistico delle entrate di cassa degli esercizi commerciali. Apprezzano l'idea della Smac Card, ma sono convinti che quel decreto vada a colpire la privacy e il libero commercio. Di qui la decisione di abbassare le serrande. Anche la Centrale Sindacale Unitaria era intervenuta sull'introduzione della Smac Card, chiedendo alcune modifiche e, soprattutto, la possibilità di riconoscere per intero e automaticamente, a lavoratori dipendenti e pensionati, la quota di deduzione prevista, per evitare le conseguenze di ritardi e inadempienze.
sb
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