Gli artigiani siano pronti prima possibile con la certificazione elettronica dei ricavi: UNAS, Unione Nazionale Artigiani Sammarinesi, sollecita associati e appartenenti al proprio settore ad anticipare tutte le operazioni per la scelta e la richiesta di Pos o portali fiscali.
L'invito arriva agli operatori attraverso circolare all'indomani della ratifica in Consiglio Grande e Generale del decreto 176, quello che introduce la deadline del 1° gennaio 2015 per la certificazione obbligatoria dei ricavi tramite il circuito Smac.
Obiettivo è quello di anticipare i tempi per “evitare difficoltà operative e poter assolvere agli obblighi di legge”, senza ritardi.
UNAS ha consegnato così a tutti gli associati anche il testo del nuovo decreto e spiegato in sintesi le “pesanti novità” con cui ci si dovrà confrontare a partire dal nuovo anno.
“Le modifiche apportate- si rammarica nella circolare l'associazione presieduta da Loretta Menicucci- rispetto al precedente decreto 134, sono poche e certo lontane dalle aspettative di tutti gli operatori economici preoccupati dal nuovo strumento e dalle difficoltà accessorie”.
Malgrado tutto, UNAS ribadisce ai suoi associati la volontà di perseguire un doppio obiettivo: prima di tutto, utilizzare i due mesi che mancano all'entrata in vigore del decreto “per proporre ogni soluzione e suggerimento pratico che, nel rispetto della riforma tributaria, possa evitare ogni inutile sforzo burocratico e rischio operativo per le imprese”.
Quindi, l'altro obiettivo dell'associazione è l'avvio una “fase di sostegno” alle imprese associate in modo che non si trovino impreparate di fronte ai nuovi strumenti introdotti dalla legge.
Già il 23 settembre scorso UNAS ha organizzato una serata pubblica per i suoi iscritti in cui sono state illustrate le novità normative sulla certificazione elettronica ed effettuate simulazioni. Su questa strada si inserisce anche la recente offerta e programmazione di mini-corsi ad personam “per prendere confidenza con le procedure e con le operazioni telematiche da effettuare”.
In definitiva, una volta ratificato il decreto, l'associazione ribadisce il suo impegno ad attivarsi per segnalare disfunzioni e miglioramenti possibili, ma anche per sostenere gli operatori in difficoltà, in modo che dal 1° gennaio tutti possano assolvere ai nuovi obblighi di legge.
Comunicato stampa Unas
L'invito arriva agli operatori attraverso circolare all'indomani della ratifica in Consiglio Grande e Generale del decreto 176, quello che introduce la deadline del 1° gennaio 2015 per la certificazione obbligatoria dei ricavi tramite il circuito Smac.
Obiettivo è quello di anticipare i tempi per “evitare difficoltà operative e poter assolvere agli obblighi di legge”, senza ritardi.
UNAS ha consegnato così a tutti gli associati anche il testo del nuovo decreto e spiegato in sintesi le “pesanti novità” con cui ci si dovrà confrontare a partire dal nuovo anno.
“Le modifiche apportate- si rammarica nella circolare l'associazione presieduta da Loretta Menicucci- rispetto al precedente decreto 134, sono poche e certo lontane dalle aspettative di tutti gli operatori economici preoccupati dal nuovo strumento e dalle difficoltà accessorie”.
Malgrado tutto, UNAS ribadisce ai suoi associati la volontà di perseguire un doppio obiettivo: prima di tutto, utilizzare i due mesi che mancano all'entrata in vigore del decreto “per proporre ogni soluzione e suggerimento pratico che, nel rispetto della riforma tributaria, possa evitare ogni inutile sforzo burocratico e rischio operativo per le imprese”.
Quindi, l'altro obiettivo dell'associazione è l'avvio una “fase di sostegno” alle imprese associate in modo che non si trovino impreparate di fronte ai nuovi strumenti introdotti dalla legge.
Già il 23 settembre scorso UNAS ha organizzato una serata pubblica per i suoi iscritti in cui sono state illustrate le novità normative sulla certificazione elettronica ed effettuate simulazioni. Su questa strada si inserisce anche la recente offerta e programmazione di mini-corsi ad personam “per prendere confidenza con le procedure e con le operazioni telematiche da effettuare”.
In definitiva, una volta ratificato il decreto, l'associazione ribadisce il suo impegno ad attivarsi per segnalare disfunzioni e miglioramenti possibili, ma anche per sostenere gli operatori in difficoltà, in modo che dal 1° gennaio tutti possano assolvere ai nuovi obblighi di legge.
Comunicato stampa Unas
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