La vicenda degli investimenti di Banca Centrale si complica ulteriormente. Anche l'articolo del Sole 24 Ore di ieri citava infatti la presunta compravendita di titoli, versati a Banca Cis da una cordata di imprenditori italiani e poi ceduti a Banca Centrale per circa 41 milioni di euro. In realtà le cifre evocate non corrisponderebbero a quanto sostenuto dal quotidiano economico italiano. L'investimento di Banca Centrale risulterebbe infatti pari a un acquisto di titoli di poco più di 30 milioni di euro, acquisto peraltro effettuato autonomamente dalla BCSM. Banca Cis avrebbe avuto esclusivamente quindi il ruolo di intermediario finanziario, senza ruoli specifici in merito ma limitandosi a eseguire le disposizioni ricevute in merito da Via del Voltone. Altro elemento del "giallo" è la qualità dell'investimento, fondato secondo il Sole 24Ore di ieri su "junk bond" cioè i famigerati titoli spazzatura. Contrariamente a quanto affermato dal quotidiano italiano, si tratterebbe invece di titoli che sia per redditività che per rischiosità sarebbero molto più favorevoli per l'acquirente rispetto per esempio al restante portafoglio di Banca Centrale, tanto da prevedere per il prossimo dicembre una cedola di ritorno di circa due milioni di dollari. La storia infinita del sistema bancario sammarinese insomma non accenna a fermarsi.
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