Più di un centinaio i casi a conoscenza dei sindacati, per cui si presuppone che siano molti di più. “Spesso - sottolinea la CSU - non vengono neanche pagati i contributi previdenziali, per cui al danno si aggiunge la beffa”. Il recupero del credito è nella maggior parte dei casi un percorso a ostacoli per il dipendente, dovuto al fatto che spesso le aziende in questione non hanno nulla di proprietà. Le cose non cambiano in tribunale, visto che anche con la presentazione di una istanza di fallimento è difficile che il lavoratore riesca ad ottenere quanto gli spetta. I sindacati hanno inviato una lettera al Governo per chiedere di modificare le normative vigenti: in primis procedure giudiziarie più veloci e a basso costo e l’obbligo per le aziende di non prelevare il capitale sociale minimo fino al momento della liquidazione dell’azienda.
Sara Bucci
Sara Bucci
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