Sotto osservazione i rating di 15 Paesi dell'Eurolandia: tra questi anche Francia e Germania

I commenti dei cittadini italiani alla manovra Monti, non sono così negativi come si poteva prevedere e temere, nonostante gli ulteriori sacrifici richiesti. Il presidente della Repubblica Napolitano ha emanato oggi il decreto legge con le disposizioni urgenti approvato domenica dal Consiglio dei Ministri. La manovra prevede un aumento immediato per le accise sui carburanti, a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto le aliquote su benzina e diesel salgono rispettivamente di 8,2 e di 11,2 centesimi. Ieri i mercati avevano premiato la manovra ribattezzata “salva-Italia”, oggi però sono tornati in calo, frenati dai timori sul debito dell’eurozona e a causa della minaccia di Standard & Poor’s di mettere 15 nazioni della zona euro sotto osservazione per un potenziale declassamento. Alla fine Piazza Affari chiude in calo dello 0,48%.
Germania e Francia, nonostante lo spauracchio del declassamento, andranno avanti sul percorso di riforme tracciato. Lo ha detto la cancelliera Merkel a Berlino, rispondendo proprio ad una domanda sulla minaccia di Standard & Poor’s. Il direttore del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, definisce l’intesa per un nuovo trattato “essenziale” ma “non sufficiente”. “Quel che fa un’agenzia di rating – ha continuato la Merkel – è responsabilità della stessa agenzia di rating. Giovedì e venerdì – ha concluso, riferendosi all’importante prossimo vertice di Bruxelles – noi prenderemo le decisioni che riteniamo importanti e irrinunciabili, dando il nostro contributo per la stabilizzazione dell’Eurozona, credo conquistando anche fiducia”.