Stipendi più alti e orari di lavoro più umani del settore privato, posto fisso, praticamente inamovibile fino alla pensione. Nell’immaginario collettivo è spesso questo il profilo percepito del dipendente pubblico sammarinese, ma le cose – secondo i sindacati – non stanno affatto così. I privilegi sono altrove: “In questi giorni si sta appianando il bilancio del fondo pensioni di artigiani e commercianti, qualcosa come circa 14 milioni di euro - dice Alessio Muccioli della CSdL- ci sono una serie di problemi riguardo alla riforma fiscale che non si farà perché alcune categorie non vogliono che si faccia, mi sembra quanto meno oltraggioso parlare di queste cose”. “Nell’ambito dei privati esistono tante tipologie di contratti - afferma Riccardo Stefanelli, CDLS - alcuni sono leggermente inferiori a quelli del pubblico impiego, altri anche molto superiori. Si cerca sempre di trovare il capro espiatorio nei momenti difficili il pubblico impiego finisce per essere il colpevole ideale”.
Eppure nei documenti politici dei partiti, di maggioranza e opposizione, e in quelli dei movimenti di opinione, la richiesta di abbattere i privilegi della Pa è un tratto comune. E l’associazione nazionale dell’industria lo ripete da anni: “Una Pa così costosa non ce la possiamo più permettere - sono le parole di Carlo Giorgi dell'Anis - noi vogliamo lasciare a casa nessuno, sia ben chiaro, sappiamo che ci sono tanti dipendenti che lavorano tanto e seriamente nella Pubblica amministrazione, ma in un tempo ragionevole la Pa deve assolutamente diminuire il suo costo”.
Luca Salvatori
Eppure nei documenti politici dei partiti, di maggioranza e opposizione, e in quelli dei movimenti di opinione, la richiesta di abbattere i privilegi della Pa è un tratto comune. E l’associazione nazionale dell’industria lo ripete da anni: “Una Pa così costosa non ce la possiamo più permettere - sono le parole di Carlo Giorgi dell'Anis - noi vogliamo lasciare a casa nessuno, sia ben chiaro, sappiamo che ci sono tanti dipendenti che lavorano tanto e seriamente nella Pubblica amministrazione, ma in un tempo ragionevole la Pa deve assolutamente diminuire il suo costo”.
Luca Salvatori
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