Manca ancora la delibera, che verrà adottata in una delle prossime sedute del Congresso di Stato. Ma dal governo è arrivato già un consenso di massima all'istituzione di un comitato strategico per la stabilità finanziaria e lo sviluppo economico. Vale a dire che, per la prima volta, l'Esecutivo, le banche, la vigilanza di Banca Centrale, lavoreranno insieme alla riorganizzazione del settore. Di fatto il governo fa propria la proposta lanciata da Biagio Bossone confermando un rapporto nuovo con Abs, dopo il gelo che aveva contrassegnato la precedente presidenza dell'associazione bancaria. Il comitato, stando alle prime indiscrezioni, avrà il compito di rivedere ruolo, funzioni e governance della Banca Centrale, riformando l'istituto che ha già visto alla guida proprio Bossone. Il presidente di Abs aveva, anche nei giorni scorsi, rilanciato la proposta di istituire un comitato per la stabilità e questa è stata la risposta dell'Esecutivo. Si lavorerà quindi a una riforma basata sul più ampio consenso politico che, nelle intenzioni dei protagonisti, deve partire da “un processo sereno di ripensamento come base per la ricostruzione della fiducia e la credibilità del sistema, a livello internazionale. Fiducia poi da riguadagnare sul fronte interno, per la salvaguardia dei depositanti e del settore bancario finanziario stesso”, ha detto Bossone. Si apre dunque una nuova fase mentre, subito dopo la sessione consiliare di ottobre, partirà il confronto con i gruppi consiliari, sul nuovo Presidente della Banca Centrale. Il Segretario alle finanze spera di arrivare alla nomina entro l'anno ma non mette vincoli. “Cercheremo di dare il nostro orientamento, anticipa, ma c'è la massima disponibilità a compattare il fronte politico”
Sonia Tura
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