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Tanti i disagi creati dal vulcano islandese. Danni considerevoli all'import-export

19 apr 2010
Tanti i disagi creati dal vulcano islandese. Danni considerevoli all'import-export
Il blackout dell’'Enac continua, lo spazio aereo del nord Italia è chiuso almeno fino alle ore 8 di domani, rimane lo stesso panorama nelle sale d’attesa degli aeroporti, le brandine d’urgenza e tante teste di passeggeri che come acini stanno in fila davanti al check-in. Secondo la Iata, International Air Transport Association, l’impatto economico sul settore aereo sarà superiore alla crisi post attentato dell’11 settembre. Il segretario generale della Aea (l’Associazione che raggruppa 36 compagnie aeree) parla di una perdita pari a 100 milioni di euro al giorno ed esorta il Governo dell'UE a mettere mano ai fondi speciali di Bruxelles per tamponare l’emergenza. La ripercussione cadrà anche sul Pil dei paesi europei se si considera che viaggi e turismo sono il 5% del prodotto interno lordo. Alitalia stima perdite dai 5 ai 10 milioni al giorno. Solo 5.000 voli sono partiti in Europa ieri rispetto ai 24.000 di routine. Da giovedì sono stati cancellati in tutto 63.000 voli. La corsa contro il tempo riguarda anche le merci, la Coldiretti ha calcola 10 milioni di danni per tutte i prodotti deperibili italiani che non verranno consegnati in una settimana. Sui cargo ci sono anche pesce e carne fermi nei loro imballaggi. Se le compagnie aeree perdono, a guadagnarci sono gli altri mezzi di trasporto, a cominciare dalle ferrovie, ma anche pullman e auto a noleggio e non mancano gli speculatori.

Valentina Antonioli

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