Altri cento Comuni italiani hanno deciso di introdurre la tassa di soggiorno. Con lo sblocco delle imposte locali, infatti, molti enti locali hanno disposto il balzello, stimando un gettito variabile tra i 500 e i 600 milioni di euro, anche per effetto dell'estensione alle locazioni brevi, tipo AirBnb. Lo riporta l'edizione online di ItaliaOggi. La tassa, creata nel 2011, aveva coinvolto inizialmente 13 Comuni; oggi sono 845 per un totale di 460 milioni raccolti. Tra le zone turistiche romagnole ancora no tax erano rimaste Cervia e Milano Marittima, dove però l'imposta di soggiorno scatterà ad aprile. In completo disaccordo la Federalberghi con il direttore Alessandro Nucara che lamenta il mancato coinvolgimento degli operatori. Inoltre, aggiunge, “dovrebbe esserci un ritorno effettivo a favore dei servizi turistici”.
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