La nuova Autorità Ict inizia il suo lavoro in un momento di profondi cambiamenti per il settore delle telecomunicazioni: l'arrivo della tecnologia 5G, la rete in fibra ottica statale da completare, la riprogettazione del sistema di ripetitori per i cellulari e, discorso collegato, l'apertura del mercato della telefonia mobile con l'arrivo di nuove compagnie. Oggi a palazzo Mercuri l'Autorità si è presentata al pubblico dopo la costituzione avvenuta con il decreto delegato 146/2018. Tra i suoi compiti c'è la vigilanza nei servizi pubblici di questo tipo.
L'autorità è composta da tre membri. Oltre al presidente Stefano Mele, ne fanno parte Gianni Orlandi e Vincenzo Zeno Zenovich. Diverse le compagnie che hanno partecipato all'incontro. Tra queste, società come Tim San Marino, la Tim italiana, Telenet, Tms e la nuova Public NetCo. Quest'ultima, impresa di diritto privato a totale partecipazione pubblica, gestirà la nuova rete dello Stato per cellulari e in fibra da realizzare in partnership con la divisione italiana del colosso cinese Zte.
Nel servizio, l'intervista a Stefano Mele, presidente dell'Autorità Ict