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Tempo di bilanci per Rimini Fiera, scendono i debiti

15 dic 2008
Fiera di Rimini
Fiera di Rimini
“A partire dal secondo semestre anche noi abbiamo avvertito i primi segni di un’economia in sofferenza; e nel prossimo anno queste difficoltà si paleseranno a tutto tondo”.
Il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni, non nasconde una certa preoccupazione per il futuro, e preannuncia misure straordinarie. Eppure i numeri – anche quest’anno – sembrano parlare a suo favore. Rimini Fiera chiude il 2008 con un preconsuntivo di 63 milioni di euro di ricavi; + 9,5% rispetto ai 57 milioni del 2006: anno utile di comparazione, per la presenza delle stesse manifestazioni biennali. Se si considera l’intero Gruppo il ricavo sale a 96 milioni.
E nel frattempo i debiti sono scesi da 51 a 35,5 milioni di euro: di questo passo si arriverà all’estinzione in pochi anni. Buono il debutto dei nuovi eventi, come “Oro giallo”, il salone internazionale dell’olio extravergine d’oliva, e “Cooperambiente”, in partnership con Legacoop. Nel 2008 è anche iniziata la costruzione del nuovo Palacongressi: 110 milioni di euro di investimento, una delle scommesse di Rimini Fiera.
Dicevamo del 2009 e dei venti di crisi; la previsione dei ricavi per il nuovo anno è comunque alta: 58 milioni di euro; per il Gruppo si parla invece di un fatturato di 91 milioni. Verranno inoltre lanciati 4 nuovi saloni. “Una cosa è certa – ha precisato Cagnoni – la crisi indurrà le aziende a ridurre e selezionare la presenza alle manifestazioni fieristiche in campo nazionale e internazionale: resisteranno solo quelle in grado di mostrare tratti di assoluta leadership. Noi investiremo e lavoreremo nella certezza che le nostre manifestazioni saranno fra quelle”.

Gianmarco Morosini

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