Avviato il confronto tra la Segreteria di stato al lavoro, il sindacato e la proprietà del calzaturificio Titan, che ha licenziato 50 dipendenti e posto in liquidazione la società. I lavoratori lasciati a casa- metà dei quali donne- prima dell’incontro tra le parti hanno manifestato davanti alla sede della Segreteria di Stato al Lavoro proprio per protestare contro la decisione dell’azienda di cessare l’attività. 'Preso atto che non ci sono le volontà di tentare un rilancio dell’azienda - ha dichiarato il segretario Industria della Csdl Enzo Merlini - abbiamo chiesto al Governo di impegnarsi per verificare se ci siano altre aziende del settore decise ad investire a San Marino. È una chiusura strana, che non ci convince - gli fa eco Giorgio Felici della Cdls - soprattutto per un’ azienda che in 20 anni non ha mai chiuso il bilancio in negativo'. Chiesta al Governo la possibilità di definire un accordo che salvaguardi i lavoratori; un intervento sugli ammortizzatori sociali; la definizione di un percorso per verificare alternative occupazionali tenendo conto di eventuali diritti acquisiti. I sindacati incontreranno tutti i dipendenti per verificare i contenuti e le modalità dell’accordo.
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