Un lavoro di due anni, un percorso da affrontare di qui al 2018. Libro Bianco, soprattutto un libro aperto. Sistema del credito pilastro del rilancio.
E' il presidente ABS Pier Paolo Fabbri a ricordare il lavoro comune con la Fondazione Giovanni Paolo II con il presidente Marco Ferrini che torna al perché del libro: far conoscere il percorso intrapreso da San Marino, sconosciuto o volutamente disconosciuto, nella consapevolezza che non c'è sviluppo senza ricchezza, ricchezza da ricostruire per la crescita e per difendere la sovranità.
Voce ai tecnici che hanno lavorato al Libro Bianco: parte proprio da qui, dalla sovranità sammarinese che sembrava perduta, Carlo Pelanda, nella consapevolezza che si possa invece già parlare di rinascimento. Industria finanziaria, centrale per San Marino, e proprio su questo piano che il sistema è andato in crisi. Pur tenendo in gioco una varietà di dimensioni economiche, per un piccolo Stato l'industria finanziaria è però la sola che possa mantenere il sistema costruito. San Marino ha il diritto di essere piazza finanziaria, bisogna saper combinare questo diritto con la trasparenza per la competitività.
Domenico Lombardi sull'importanza dell'adeguamento agli standard, chiedendo a San Marino di essere proattiva, ora che il clima di fiducia verso il sistema sembra ristabilito.
A lavorare al libro bianco anche Richard Greco che parte dagli altri piccoli Stati d'Europa, più Hong Kong e Singapore. Lancia due indirizzi per San Marino: divenire centro finanziario regionale, per il mediterraneo, cercando piattaforme tecnologiche leggere. Chiede una nuova visione per un brand sammarinese che richiami sempre, insieme alla modernità del settore finanziario, le origini: la Repubblica più antica del mondo.
Annamaria Sirotti
E' il presidente ABS Pier Paolo Fabbri a ricordare il lavoro comune con la Fondazione Giovanni Paolo II con il presidente Marco Ferrini che torna al perché del libro: far conoscere il percorso intrapreso da San Marino, sconosciuto o volutamente disconosciuto, nella consapevolezza che non c'è sviluppo senza ricchezza, ricchezza da ricostruire per la crescita e per difendere la sovranità.
Voce ai tecnici che hanno lavorato al Libro Bianco: parte proprio da qui, dalla sovranità sammarinese che sembrava perduta, Carlo Pelanda, nella consapevolezza che si possa invece già parlare di rinascimento. Industria finanziaria, centrale per San Marino, e proprio su questo piano che il sistema è andato in crisi. Pur tenendo in gioco una varietà di dimensioni economiche, per un piccolo Stato l'industria finanziaria è però la sola che possa mantenere il sistema costruito. San Marino ha il diritto di essere piazza finanziaria, bisogna saper combinare questo diritto con la trasparenza per la competitività.
Domenico Lombardi sull'importanza dell'adeguamento agli standard, chiedendo a San Marino di essere proattiva, ora che il clima di fiducia verso il sistema sembra ristabilito.
A lavorare al libro bianco anche Richard Greco che parte dagli altri piccoli Stati d'Europa, più Hong Kong e Singapore. Lancia due indirizzi per San Marino: divenire centro finanziario regionale, per il mediterraneo, cercando piattaforme tecnologiche leggere. Chiede una nuova visione per un brand sammarinese che richiami sempre, insieme alla modernità del settore finanziario, le origini: la Repubblica più antica del mondo.
Annamaria Sirotti
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