L’incontro doveva essere chiarificatore "ma in realtà -ha spiegato l’Osla- non ha chiarito granché, perché non sono state fornite le cifre dell’operazione.
Al centro della disputa, l’assegnazione dei trasporti scolastici, che l’Azienda ha affidato all’associazione temporanea di impresa, della quale fanno parte diverse società di trasportatori che fino all’anno scorso facevano parte del Consorzio San Marino.
Uno dei trasportatori esclusi, Bruno Morri, associato Osla, si era rivolto alla sua associazione per chiedere tutela, perché, sosteneva, le società ancora aderenti al Consorzio avevano proposto sconti fino al 21%, mentre l’Ati solo fino all’1%. L’Osla ha dunque chiesto e ottenuto un incontro, svoltosi con la segreteria per i Rapporti con l’Aass e i vertici dell’azienda, i quali hanno spiegato che l’Ati garantiva la copertura di tutte e 14 le linee, mentre gli altri solo di una parte.
“Rimane comunque impregiudicata – ha fatto sapere ieri la segreteria di Stato – la possibilità di ricorrere avverso le deliberazioni del Consiglio d’amministrazione dell’Azienda dei servizi attraverso gli organi competenti, perché l’assegnazione dell’appalto dei trasporti scolastici interni è di competenza dell’Azienda, ed è avvenuta in completa autonomia e con criteri di trasparenza”.
L’Osla voleva saperne di più, conoscere le proposte dei partecipanti alla gara d’appalto, in termini economici, ma non è stato possibile. Si riserva comunque di parlarne nel proprio direttivo la prossima settimana mentre, assicura, il ricorso da parte degli esclusi avverrà senza ombra di dubbio.
Al centro della disputa, l’assegnazione dei trasporti scolastici, che l’Azienda ha affidato all’associazione temporanea di impresa, della quale fanno parte diverse società di trasportatori che fino all’anno scorso facevano parte del Consorzio San Marino.
Uno dei trasportatori esclusi, Bruno Morri, associato Osla, si era rivolto alla sua associazione per chiedere tutela, perché, sosteneva, le società ancora aderenti al Consorzio avevano proposto sconti fino al 21%, mentre l’Ati solo fino all’1%. L’Osla ha dunque chiesto e ottenuto un incontro, svoltosi con la segreteria per i Rapporti con l’Aass e i vertici dell’azienda, i quali hanno spiegato che l’Ati garantiva la copertura di tutte e 14 le linee, mentre gli altri solo di una parte.
“Rimane comunque impregiudicata – ha fatto sapere ieri la segreteria di Stato – la possibilità di ricorrere avverso le deliberazioni del Consiglio d’amministrazione dell’Azienda dei servizi attraverso gli organi competenti, perché l’assegnazione dell’appalto dei trasporti scolastici interni è di competenza dell’Azienda, ed è avvenuta in completa autonomia e con criteri di trasparenza”.
L’Osla voleva saperne di più, conoscere le proposte dei partecipanti alla gara d’appalto, in termini economici, ma non è stato possibile. Si riserva comunque di parlarne nel proprio direttivo la prossima settimana mentre, assicura, il ricorso da parte degli esclusi avverrà senza ombra di dubbio.
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