Attesi per un riscatto dopo il deludente week end di Pasqua, i ponti del 25 aprile e del 1 maggio non gratificano le aspettative Anche se, a dir la verità, le categorie non ne nutrissero poi tante. L’andazzo, secondo i commercianti, era ben chiaro ed è stato confermato: buona l’affluenza, scarsa la capacità di spesa. L’Osla condivide, sottoscrive e rilancia: il solito mordi e fuggi non può risollevare il nostro modello turistico, occorre lavorare su un progetto a 360°, spalmato su 12 mesi. Ma soprattutto, aggiungono gli albergatori – che rispetto allo scorso anno lamentono un grosso calo- bisogna riuscire a trattenere più a lungo i visitatori”.
Insomma il problema è a monte, e secondo il Consorzio San Marino 2000 esiste da anni. Se la crisi globale lo accentua, non resta che spingere il piede sull’acceleratore. Tempi rapidi dunque per proporre e approvare un modello turistico che implementi il congressuale e punti su un polo culturale. Benvenga il turismo primaverile o da passeggiata, ma la parola d’ordine diventa destagionalizzare. Tra le priorità indicate anche il piano strategico del centro storico. Inutile essere entrati nell’Unesco- commentano le categorie- se il rischio è di uscire dalla finestra”.
Insomma il problema è a monte, e secondo il Consorzio San Marino 2000 esiste da anni. Se la crisi globale lo accentua, non resta che spingere il piede sull’acceleratore. Tempi rapidi dunque per proporre e approvare un modello turistico che implementi il congressuale e punti su un polo culturale. Benvenga il turismo primaverile o da passeggiata, ma la parola d’ordine diventa destagionalizzare. Tra le priorità indicate anche il piano strategico del centro storico. Inutile essere entrati nell’Unesco- commentano le categorie- se il rischio è di uscire dalla finestra”.
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