Si profila un estate difficile per il turismo. Gli addetti al settore parlano di occupati e affari in calo. E’ allarme tra gli operatori del sistema turistico. La crisi economica si fa sentire e loro si presentano all’appuntamento estivo con un calo del 20% dei livelli occupazionali nei primi mesi del 2009. Una contrazione che si accompagna a quella dei fatturati, -24%, quegli stessi fatturati che nel 2008 avevano sfiorato, nell’area del centro nord, i 23 milioni di euro. La spesa turistica è in netta diminuzione perché la fuoriuscita di lavoratori ha impoverito tutti, a partire dalle imprese. Eppure è in lieve aumento la presenza di alberghi e ristoranti, una crescita che si registra anche per agenzie di viaggio e tour operator. Ma, fa notare il presidente di Fiavet Emilia Romagna Paolo Mazzola, non è da considerare un segnale di ripresa del mercato. “Assistiamo, dice, a un elevato turnover di chiusure e aperture, l’aumento delle agenzie non è indicativo di un mercato in espansione: basti dire che da ottobre a oggi abbiamo registrato una riduzione del fatturato del 20%. La stagione è improntata all’incertezza, tutto si giocherà tra luglio e agosto. Per la prima volta, anticipa Massimo Gottifredi, presidente dell’Apt regionale, riceviamo indicatori negativi dalla Russia, e dopo 5 anni, si prevede una battuta d’arresto del turismo.
Riproduzione riservata ©