Nuova protesta dei dipendenti del call center di Opera, che questa mattina non si sono visti accreditare gli stipendi di maggio e giugno, compresi i TFR maturati nel 2011 in due tranche, come promesso dall'azienda. E’ così scattata la due giorni di sciopero davanti alla sede dell’azienda. Alle 13.00, quale primo effetto dell'agitazione l’azienda ha effettuato i bonifici a favore dei dipendenti con l’erogazione del primo acconto. "I dipendenti - scrive la CSU - confermano comunque le iniziative di lotta sindacale e proseguono lo sciopero proclamato anche per domani, allo scopo di mettere in luce l’estrema precarietà della loro condizione, visti i diversi giorni di ritardo con cui è avvenuta la corresponsione del primo acconto, e vista l’assenza di garanzie che ciò non avverrà più".
"I call center – dice Emidio Troiani, segretario servizi dell’USL, cominciano a diventare un problema occupazione e in questo caso oltre a sostenere la protesta dei dipendenti di Opera stiamo valutando anche l’ipotesi di intraprendere azioni legali contro la proprietà".
"I call center – dice Emidio Troiani, segretario servizi dell’USL, cominciano a diventare un problema occupazione e in questo caso oltre a sostenere la protesta dei dipendenti di Opera stiamo valutando anche l’ipotesi di intraprendere azioni legali contro la proprietà".
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