Iniziamo dalle note positive. Negli ultimi 3 anni – partendo da zero - si è registrata una crescita impetuosa dei brevetti europei: dalle 4 validazioni del 2011, alle 125 dello scorso anno. E le domande provengono da tutto il Mondo: Stati Uniti, Italia e Germania innanzitutto, ma anche India, Taiwan e Cina. Inarrestabile, invece, la contrazione dei depositi di brevetti nazionali e di quelli derivanti da nazionalizzazione di brevetti PCT: il trattato internazionale gestito dall'Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale. Passando ai marchi, se da una parte si registra una piccola crescita dei depositi nazionali, dall'altra non può non colpire il crollo delle designazioni sulle domande di registrazione di marchi internazionali: 346 in meno, rispetto al 2012. Un dato che non stupisce gli addetti ai lavori, considerata la recessione e l'espansione dei mercati orientali. Resta molto basso il numero delle domande di registrazione dei disegni e modelli. Ma la ratifica dell'accordo dell'Aja, in materia, potrebbe cambiare le cose. Notevole, infine, l'incremento degli incassi – per l'Ufficio di Stato – pari al 41,55%.
Giammarco Morosini
Giammarco Morosini
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