Se il numero delle imprese sul Titano sale nei primi nove mesi del 2015, con 124 nuove attività, il saldo dell'intero anno si riduce ad un risicato +0,2%, con appena 10 aziende in più, per effetto della cessazione di attività nel settore del Commercio, all'ingrosso e al dettaglio, e per la riparazione di auto e moto, dove hanno chiuso i battenti 29 imprese. Perde imprenditori anche il settore dei servizi di alloggio e di ristorazione, dove sono 12 le aziende che hanno che cessato l'attività. I numeri diffusi dal Bollettino di Statistica ci consegnano una realtà in chiaro scuro, dove ai segni positivi si affiancano anche dati in perdita. Nello specifico le attività manifatturiere registrano il icco di incremento, con una variazione in positivo di 30 unità, seguito dal settore delle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento', dove le aziende in più sono 20.
Aumenta anche la forza lavoro, anche se in misura molto ridotta. 18 le unità in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, anche qui per effetto dell'altalena fra nuove assunzioni e cessazioni dei rapporti di lavoro. Se infatti le aziende manifatturiere hanno assunto 106 nuovi dipendenti, quello delle costruzioni ne ha persi 104. In totale i disoccupati sono 1.438, vale a dire il 6,7%. I lavoratori del settore pubblico allargato sono 3.763, quelli del settore privato 14.659 Resta alta la percentuale di giovani disoccupati, fra i 20 e i 29 anni, che si attesta sul 30,3% del totale.
In calo del 15,4% il ricorso alla Cassa Integrazione, di cui hanno usufruito 411 aziende da gennaio a giugno 2015, contro le 485 dell'anno precedente. In termini economici sono stati erogati 2.700.244 euro, contro i 3.207.187 euro dello scorso anno. Ma il calo più significativo il Bollettino di Statistica lo rileva nei flussi turistici. Nel periodo gennaio - settembre del 2015 i visitatori sono stati 1.577.226, il 6,9% in meno rispetto allo scorso anno. I mesi peggiori sono stati aprile e luglio. L'Italia è il Paese di provenienza della maggior parte dei turisti con il 59,3% del totale, seguita da Germania e Olanda. Tra i paesi extra-europei, la maggior parte degli ospiti proveniva da Stati Uniti, Cina, Australia e Giappone.
Aumenta anche la forza lavoro, anche se in misura molto ridotta. 18 le unità in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, anche qui per effetto dell'altalena fra nuove assunzioni e cessazioni dei rapporti di lavoro. Se infatti le aziende manifatturiere hanno assunto 106 nuovi dipendenti, quello delle costruzioni ne ha persi 104. In totale i disoccupati sono 1.438, vale a dire il 6,7%. I lavoratori del settore pubblico allargato sono 3.763, quelli del settore privato 14.659 Resta alta la percentuale di giovani disoccupati, fra i 20 e i 29 anni, che si attesta sul 30,3% del totale.
In calo del 15,4% il ricorso alla Cassa Integrazione, di cui hanno usufruito 411 aziende da gennaio a giugno 2015, contro le 485 dell'anno precedente. In termini economici sono stati erogati 2.700.244 euro, contro i 3.207.187 euro dello scorso anno. Ma il calo più significativo il Bollettino di Statistica lo rileva nei flussi turistici. Nel periodo gennaio - settembre del 2015 i visitatori sono stati 1.577.226, il 6,9% in meno rispetto allo scorso anno. I mesi peggiori sono stati aprile e luglio. L'Italia è il Paese di provenienza della maggior parte dei turisti con il 59,3% del totale, seguita da Germania e Olanda. Tra i paesi extra-europei, la maggior parte degli ospiti proveniva da Stati Uniti, Cina, Australia e Giappone.
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