L'Usot lancia il suo ultimatum e si rivolge alla Reggenza per dire che il loro settore sta morendo e che in pochi anni hanno chiuso attività che creano indotto e occupazione.
Un grido di dolore e insieme un ultimatum, quello dell'Usot ai Reggenti, ai quali hanno fatto presente le tali e tante difficoltà nel tenere aperte le attività del settore, unite ai numeri della crisi: dal 2010 persi circa 20 aziende e 100 dipendenti, col 10% dei visitatori in meno dal 2008, e il decreto sviluppo che, invece di incentivare, ha solo deluso.
L'attuale sistema di assunzioni non va; per l'Usot meglio abolire la commissione del lavoro, e cita un'azienda in cerca di personale da sala o da bar: su 38 nominativi di sammarinesi forniti, uno solo si è presentato al colloquio, riferisce, per poi sparire a sua volta all'inizio del periodo di prova. Risultato? Un mese perso. “E pensare – rincara il presidente Riccardo Vannucci – a quanti premi riceve l'industria, che pure ha creato tanta disoccupazione. La sperequazione con noi è enorme”. Preoccupa la circolare dell'ufficio del lavoro che vieta all'amministratore di un'azienda di lavorare nell'azienda stessa, a meno che non sia anche dipendente. Riguarderebbe la quasi totalità del settore ricettivo e alberghiero. Finora però nessuna circolare è stata emanata, chiariscono dalla segreteria al Lavoro, in ogni caso puntualizzerebbe aspetti già presenti nella legge n.61 del 2012. Soprattutto, conclude l'Unione, è frustrante la lentezza della politica, che approva i progetti ma non concretizza mai, vedi l'area benessere o la sala d'intrattenimento in Città, e per contro introduce l'Iva che aumenterebbe solo i costi, a meno di non pensare a un sistema ibrido per non affossare definitamente l'intero settore.
FB
Un grido di dolore e insieme un ultimatum, quello dell'Usot ai Reggenti, ai quali hanno fatto presente le tali e tante difficoltà nel tenere aperte le attività del settore, unite ai numeri della crisi: dal 2010 persi circa 20 aziende e 100 dipendenti, col 10% dei visitatori in meno dal 2008, e il decreto sviluppo che, invece di incentivare, ha solo deluso.
L'attuale sistema di assunzioni non va; per l'Usot meglio abolire la commissione del lavoro, e cita un'azienda in cerca di personale da sala o da bar: su 38 nominativi di sammarinesi forniti, uno solo si è presentato al colloquio, riferisce, per poi sparire a sua volta all'inizio del periodo di prova. Risultato? Un mese perso. “E pensare – rincara il presidente Riccardo Vannucci – a quanti premi riceve l'industria, che pure ha creato tanta disoccupazione. La sperequazione con noi è enorme”. Preoccupa la circolare dell'ufficio del lavoro che vieta all'amministratore di un'azienda di lavorare nell'azienda stessa, a meno che non sia anche dipendente. Riguarderebbe la quasi totalità del settore ricettivo e alberghiero. Finora però nessuna circolare è stata emanata, chiariscono dalla segreteria al Lavoro, in ogni caso puntualizzerebbe aspetti già presenti nella legge n.61 del 2012. Soprattutto, conclude l'Unione, è frustrante la lentezza della politica, che approva i progetti ma non concretizza mai, vedi l'area benessere o la sala d'intrattenimento in Città, e per contro introduce l'Iva che aumenterebbe solo i costi, a meno di non pensare a un sistema ibrido per non affossare definitamente l'intero settore.
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