Il peso della crisi è in capo alle imprese. L’Unione Artigiani bacchetta il sindacato, accusandolo di sfrontatezza nel fomentare lo scontro sociale, strumentalizzando cifre e contesti in barba alla reale e oggettiva valutazione dei numeri. Sono molti gli imprenditori che non riescono a capacitarsi, molte le aziende che chiudono. "La sopravvivenza – scrive l’Unas – ha spodestato la redditività. A differenza dei lavoratori, però, le imprese non hanno alcun ammortizzatore sociale o la possibilità di altre soluzioni di reimpiego. Solo con il supporto alle imprese si crea occupazione e sviluppo. Non raccontiamo la favola del lavoratore che paga le tasse e l’autonomo no". L’Unas snocciola poi un dato. Mentre a fronte di un reddito medio di 26mila 500 euro, un dipendente paga circa il 2,5% di tasse, il reddito a imprese è tassato al 17%. E’ questa l’equità? Si chiedono gli artigiani, che chiedono uguale pressione fiscale ed uguale pressione contributiva. Non è il momento, concludono, del “chi la spara più grossa vince”. Nel video l'intervista a Pio Ugolini (Segretario generale Unas)
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
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