Ancora nessuna ripresa per l'artigianato emiliano-romagnolo. A rivelare che non è vicina la fine della crisi per le imprese e confermare la difficoltà di questa fase è l'indagine sulla congiuntura dell'artigianato realizzata in collaborazione tra Camere di commercio, Unioncamere Emilia-Romagna e Unioncamere relativa al terzo trimestre 2014. Il fatturato a prezzi correnti è sceso del 3,2%, la produzione è diminuita del 3,3%, una flessione più ampia di quella del 2% del trimestre precedente. Gli ordini acquisiti si sono ridotti del 3,1%. La flessione della produzione è più ampia rispetto a quella riferita all'artigianato manifatturiero nazionale. Contrariamente a quanto avvenuto a livello nazionale, le poche imprese con accesso ai mercati esteri non hanno ottenuto risultati diversi. Il fatturato estero ha solo contenuto la contrazione (-2,3%), mentre la discesa degli ordini esteri ha avuto la stessa ampiezza del complesso degli ordinativi (-3,1). A fine settembre 2014 le imprese manifatturiere artigiane attive ammontavano a 30.028, con un calo del 2,4% rispetto all'analogo periodo dello scorso anno, pari a 732 imprese in meno. Si tratta di una flessione più ampia di quella del complesso delle imprese della manifattura regionale (-1,9%).
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