“E’ una collaborazione che parte da lontano e che oggi si consolida ulteriormente”. Non ha dubbi il Console Generale degli Stati Uniti a Firenze, Nora Dempsey, che ricorda il legame secolare fra i due paesi, fin da quando il primo presidente americano, Abramo Lincoln, accettò la cittadinanza onoraria di San Marino. Era il 1861 e da allora i rapporti sono stati improntati sempre ad una profonda amicizia e già in passato, come oggi, si sono spostati anche sul piano economico.
La Mc Kinsey è una società di consulenza americana, impegnata nel supporto a diversi paesi, non solo a grandi imprese. Ed è a loro che San Marino si è rivolto per il proprio rilancio economico, “un progetto di modernizzazione che vuole ridefinire il volto della Repubblica”. Così i Segretari di Stato Stolfi e Masi hanno definito l’incarico affidato alla società statunitense per individuare le strategie di sviluppo e, al contempo, verificare la disponibilità di investitori internazionali.
Due le indicazioni specifiche affidate alla Mc Kinsey: il rilancio del turismo e quello del commercio, settori portanti dell’economia sammarinese per i quali si intende tornare alle brillanti condizioni di qualche anno fa, prima del declino che oggi è evidente, sia sul piano dell’offerta che della domanda.
“Non chiediamo – hanno spiegato – indicazioni generiche ma progetti concreti. Siamo consapevoli dei ritardi registrati, delle carenze sul piano delle strutture ricettive, della viabilità e dei parcheggi, ma intendiamo recuperare. Per questo si è chiesto alla Mc Kinsey di agire su due fronti: l’indicazione dei progetti da adottare e la ricerca di investitori.
Entro tre mesi la società di consulenza concluderà la prima fase, quella della ricognizione, poi entro dicembre il secondo livello, quello della discussione dei progetti possibili e, infine, verso l’inizio del nuovo anno, la presentazione dei progetti ai potenziali investitori.
“San Marino – ha spiegato l’ingegner Francesco Baldanza – ha tutti gli ingredienti di base per farci pensare ad un buon risultato. I punti di forza sono notevoli e la sua collocazione, insieme alle peculiarità di questa Repubblica ci fanno pesare ad una sfida interessante”.
La Mc Kinsey è una società di consulenza americana, impegnata nel supporto a diversi paesi, non solo a grandi imprese. Ed è a loro che San Marino si è rivolto per il proprio rilancio economico, “un progetto di modernizzazione che vuole ridefinire il volto della Repubblica”. Così i Segretari di Stato Stolfi e Masi hanno definito l’incarico affidato alla società statunitense per individuare le strategie di sviluppo e, al contempo, verificare la disponibilità di investitori internazionali.
Due le indicazioni specifiche affidate alla Mc Kinsey: il rilancio del turismo e quello del commercio, settori portanti dell’economia sammarinese per i quali si intende tornare alle brillanti condizioni di qualche anno fa, prima del declino che oggi è evidente, sia sul piano dell’offerta che della domanda.
“Non chiediamo – hanno spiegato – indicazioni generiche ma progetti concreti. Siamo consapevoli dei ritardi registrati, delle carenze sul piano delle strutture ricettive, della viabilità e dei parcheggi, ma intendiamo recuperare. Per questo si è chiesto alla Mc Kinsey di agire su due fronti: l’indicazione dei progetti da adottare e la ricerca di investitori.
Entro tre mesi la società di consulenza concluderà la prima fase, quella della ricognizione, poi entro dicembre il secondo livello, quello della discussione dei progetti possibili e, infine, verso l’inizio del nuovo anno, la presentazione dei progetti ai potenziali investitori.
“San Marino – ha spiegato l’ingegner Francesco Baldanza – ha tutti gli ingredienti di base per farci pensare ad un buon risultato. I punti di forza sono notevoli e la sua collocazione, insieme alle peculiarità di questa Repubblica ci fanno pesare ad una sfida interessante”.
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