La Federazione Pensionati dell’Unione Sammarinese dei Lavoratori (Usalpe) è estremamente preoccupata per le ipotesi di tagli a pensioni e sanità che vengono descritte dalla stampa al termine della missione del Fondo Monetario Internazionale in Repubblica.
L’FMI parla di un processo di spending review che dovrà andare a toccare quelle che sono le spese di bilancio più importanti: ovvero salari pubblici, pensioni, sanità e altri benefici sociali.
L’USALPE da tempo denuncia il fatto che l’aumento indiscriminato dei prezzi stia ledendo il potere d’acquisto dei pensionati, delle pensionate e, più in generale, di tutte le famiglie sammarinesi. Molti pensionati, inoltre, percepiscono una pensione minima con la quale sono costretti a far fronte alle proprie esigenze e spesso a sostenere spese anche elevate per la propria salute, in primis il mantenimento di una badante.
La Federazione Pensionati dell’USL ritiene che una manovra “lacrime e sangue”, sulla falsa riga di quelle attuate in altri paesi europei, incentrata su tagli indiscriminati a pensioni, sanità e spesa sociale, non sia la giusta strada da intraprendere per il risanamento ed il rilancio del sistema Paese. Riteniamo infatti che la priorità vada attribuita a provvedimenti volti a rilanciare lo sviluppo, anzichè a quelli prettamente contenitivi, per riuscire ad attrarre nuovi imprenditori ed aumentare la competitività delle imprese già presenti sul territorio.
USALPE comprende il momento di difficoltà in cui versa la Repubblica di San Marino ma ciò non significa che non esprimerà la propria opinione sui provvedimenti che riguarderanno direttamente i pensionati e i servizi essenziali, quali la sanità e l’assistenza sociale.
Comunicato stampa di Sisto Spadoni (Segretario Federazione Pensionati)
L’FMI parla di un processo di spending review che dovrà andare a toccare quelle che sono le spese di bilancio più importanti: ovvero salari pubblici, pensioni, sanità e altri benefici sociali.
L’USALPE da tempo denuncia il fatto che l’aumento indiscriminato dei prezzi stia ledendo il potere d’acquisto dei pensionati, delle pensionate e, più in generale, di tutte le famiglie sammarinesi. Molti pensionati, inoltre, percepiscono una pensione minima con la quale sono costretti a far fronte alle proprie esigenze e spesso a sostenere spese anche elevate per la propria salute, in primis il mantenimento di una badante.
La Federazione Pensionati dell’USL ritiene che una manovra “lacrime e sangue”, sulla falsa riga di quelle attuate in altri paesi europei, incentrata su tagli indiscriminati a pensioni, sanità e spesa sociale, non sia la giusta strada da intraprendere per il risanamento ed il rilancio del sistema Paese. Riteniamo infatti che la priorità vada attribuita a provvedimenti volti a rilanciare lo sviluppo, anzichè a quelli prettamente contenitivi, per riuscire ad attrarre nuovi imprenditori ed aumentare la competitività delle imprese già presenti sul territorio.
USALPE comprende il momento di difficoltà in cui versa la Repubblica di San Marino ma ciò non significa che non esprimerà la propria opinione sui provvedimenti che riguarderanno direttamente i pensionati e i servizi essenziali, quali la sanità e l’assistenza sociale.
Comunicato stampa di Sisto Spadoni (Segretario Federazione Pensionati)
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