“Questa volta non aspetteremo più; da questo 2009 vogliamo tutto ciò che ci spetta per legge, altrimenti ricorreremo per vie legali”. La USL denuncia un problema politico-sindacale: la mancata presa di coscienza, in particolar modo da parte della CSU, del riconoscimento giuridico ottenuto. “E’ in corso un forte ostruzionismo - è stato detto - in particolar modo sui luoghi di lavoro, dove in alcuni casi ci è stato impedito di entrare nella Rappresentanza Sindacale Unitaria”.
Si chiede poi l’ingresso nelle commissioni, dove l’USL non è adeguatamente rappresentata. “CSdL e CDLS hanno espresso parere negativo – è stato detto – chiediamo alla politica di intervenire”. Non è mancato un accenno alla manifestazione generale di ieri. “In piazza non c’erano più di 200 lavoratori – hanno sottolineato i vertici USL – e lo sciopero non era la risposta giusta: non si creano posti di lavoro, non si attirano capitali in questo modo. Bisognava sedersi a un tavolo e trattare ad oltranza; ecco perché siamo convinti che il Tripatito debba andare avanti”.
Gianmarco Morosini
Si chiede poi l’ingresso nelle commissioni, dove l’USL non è adeguatamente rappresentata. “CSdL e CDLS hanno espresso parere negativo – è stato detto – chiediamo alla politica di intervenire”. Non è mancato un accenno alla manifestazione generale di ieri. “In piazza non c’erano più di 200 lavoratori – hanno sottolineato i vertici USL – e lo sciopero non era la risposta giusta: non si creano posti di lavoro, non si attirano capitali in questo modo. Bisognava sedersi a un tavolo e trattare ad oltranza; ecco perché siamo convinti che il Tripatito debba andare avanti”.
Gianmarco Morosini
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