L'Unione Sammarinese Lavoratori torna sulla legge a tutela e a sostegno della famiglia e della genitorialità, approvata nell'ultima sessione consiliare. Il sindacato riconosce da una parte i grandi passi in avanti compiuti, ma dall'altra non si ritiene pienamente soddisfatto.
“Il versante della tutela della disabilità e del supporto ai familiari in difficoltà – sottolineano - non solo non è stato valorizzato bensì, nel nuovo testo, risulta forse più carente”. Usl mette in evidenza il fatto che la normativa escluda dal godimento dei congedi parentali “tutti quei lavoratori residenti, anche sammarinesi, che avrebbero bisogno di supportare un loro familiare che vive fuori San Marino. Ai lavoratori dunque – fanno notare - vengono applicati trattamenti differenziati”. Stessa impostazione, non condivisibile – aggiungono - anche sul piano della tutela dei lavoratori frontalieri. Usl chiede infine “una presa di coscienza e che venga subito sanata la disparità. Ci rendiamo disponibili ad aprire un tavolo di confronto in merito. Basta alle discriminazioni sui lavoratori!"