Le Federazioni del Settore Privato dell’USL tornano a denunciare la grave problematica legata al mancato versamento dei contributi previdenziali da parte di numerose aziende.
“La situazione è preoccupante”, afferma il Segretario Industria e Artigianato Francesca Busignani che aggiunge: “Sempre più realtà private, oltre ad essere in ritardo con il pagamento degli stipendi, non versano i contributi previdenziali relativi ai propri dipendenti. Così facendo molti lavoratori potrebbero ritrovarsi con grossi ammanchi contributivi e scoprirlo solo al momento della pensione, con il rischio di dover pagare ingiustamente di tasca propria i contributi mancanti, anche per la parte di competenza datoriale”.
"Abbiamo già richiesto una modifica normativa alle Segreterie competenti e pensiamo sia utile prevedere l’invio a fine anno ad ogni dipendente di un certificato di regolarità contributiva che riassuma lo stato reale della posizione contributiva del singolo lavoratore”, aggiunge il Segretario Servizi e Commercio Emidio Troiani.
La nostra organizzazione ha segnalato tale problematica alla Segreteria per il Lavoro e alla Segreteria per la Sanità e la Sicurezza Sociale già da qualche mese e ad oggi siamo ancora in attesa di una risposta.
Vogliamo inoltre sottolineare che laddove il datore non versi i contributi, potrebbe persino configurarsi il reato di appropriazione indebita. Chiediamo pertanto alle Segreterie competenti di affrontare la problematica in tempi rapidi, fornendo agli uffici
preposti tutti gli strumenti per poter operare con efficacia e sanare tale situazione.
Comunicato stampa Segreteria USL
“La situazione è preoccupante”, afferma il Segretario Industria e Artigianato Francesca Busignani che aggiunge: “Sempre più realtà private, oltre ad essere in ritardo con il pagamento degli stipendi, non versano i contributi previdenziali relativi ai propri dipendenti. Così facendo molti lavoratori potrebbero ritrovarsi con grossi ammanchi contributivi e scoprirlo solo al momento della pensione, con il rischio di dover pagare ingiustamente di tasca propria i contributi mancanti, anche per la parte di competenza datoriale”.
"Abbiamo già richiesto una modifica normativa alle Segreterie competenti e pensiamo sia utile prevedere l’invio a fine anno ad ogni dipendente di un certificato di regolarità contributiva che riassuma lo stato reale della posizione contributiva del singolo lavoratore”, aggiunge il Segretario Servizi e Commercio Emidio Troiani.
La nostra organizzazione ha segnalato tale problematica alla Segreteria per il Lavoro e alla Segreteria per la Sanità e la Sicurezza Sociale già da qualche mese e ad oggi siamo ancora in attesa di una risposta.
Vogliamo inoltre sottolineare che laddove il datore non versi i contributi, potrebbe persino configurarsi il reato di appropriazione indebita. Chiediamo pertanto alle Segreterie competenti di affrontare la problematica in tempi rapidi, fornendo agli uffici
preposti tutti gli strumenti per poter operare con efficacia e sanare tale situazione.
Comunicato stampa Segreteria USL
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