Ristoranti e bar sammarinesi in agonia a causa della “concorrenza sleale” delle mense. L'accusa arriva dall'Unione sammarinese operatori del turismo. In un comunicato, l'Usot rivendica una "equa regolamentazione” dell'accesso al servizio sul territorio della Repubblica.
Pagando in cassa 1 euro e 80, spiegano, un dipendente o un pensionato possono mangiare in modo “economico”, anche chi non ha problemi ad arrivare a fine mese. Un prezzo concorrenziale – proseguono - pure se paragonato a quello che si spenderebbe al supermercato.
Gli operatori fanno poi riferimento ai 2 euro e 60 stanziati dal Fondo servizi sociali che, affermano, “potrebbero essere dati a chi ne ha veramente bisogno”. Critiche alla possibilità di far accedere alle mense chiunque, pagando 5 euro e 10, perché questo danneggerebbe ristoratori e baristi.
Le soluzioni ipotizzate dall'Usot sono l'introduzione di buoni pasto da spendere dappertutto, l'istituzione di limiti in base al reddito e l'estensione del servizio a qualsiasi attività sammarinese.
Mauro Torresi
Pagando in cassa 1 euro e 80, spiegano, un dipendente o un pensionato possono mangiare in modo “economico”, anche chi non ha problemi ad arrivare a fine mese. Un prezzo concorrenziale – proseguono - pure se paragonato a quello che si spenderebbe al supermercato.
Gli operatori fanno poi riferimento ai 2 euro e 60 stanziati dal Fondo servizi sociali che, affermano, “potrebbero essere dati a chi ne ha veramente bisogno”. Critiche alla possibilità di far accedere alle mense chiunque, pagando 5 euro e 10, perché questo danneggerebbe ristoratori e baristi.
Le soluzioni ipotizzate dall'Usot sono l'introduzione di buoni pasto da spendere dappertutto, l'istituzione di limiti in base al reddito e l'estensione del servizio a qualsiasi attività sammarinese.
Mauro Torresi
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