USOT e USC, pur non essendo gli organizzatori della protesta che, come ci è stato comunicato, si terrà domani alle ore 9 sul Pianello, ne condividono totalmente i contenuti.
Lo snaturamento della SmaC commerciale, la complessità operativa della SmaC come strumento di certificazione, i maggiori costi dovuti all’introduzione di questo strumento sono state sempre le basi della nostra critica al Decreto 176/2014.
Purtroppo però le proposte delle Associazioni di Categoria sono state costantemente rifiutate, invalidando in questo modo la nostra importante opera di mediazione.
Questa protesta spontanea è sintomatica del senso di frustrazione di un settore come quello turistico – commerciale che si sente da tempo inascoltato ed il risultato delle continue porte in faccia sbattute alle Associazioni di Categoria che rappresentano questo settore.
I segnali di malcontento sono chiari da tempo e le Associazioni, con grande senso di responsabilità, hanno sempre voluto mantenere il confronto su un piano istituzionale; venerdì prossimo si riunirà la Commissione Fiscalità ed è questa l’ultima possibilità per prendere orientamenti che vadano incontro alle necessità delle aziende, se però il risultato sarà l’ennesima sorda contrapposizione, le Associazioni di Categoria saranno costrette a scendere in campo con manifestazioni di dissenso differenti.
Lo snaturamento della SmaC commerciale, la complessità operativa della SmaC come strumento di certificazione, i maggiori costi dovuti all’introduzione di questo strumento sono state sempre le basi della nostra critica al Decreto 176/2014.
Purtroppo però le proposte delle Associazioni di Categoria sono state costantemente rifiutate, invalidando in questo modo la nostra importante opera di mediazione.
Questa protesta spontanea è sintomatica del senso di frustrazione di un settore come quello turistico – commerciale che si sente da tempo inascoltato ed il risultato delle continue porte in faccia sbattute alle Associazioni di Categoria che rappresentano questo settore.
I segnali di malcontento sono chiari da tempo e le Associazioni, con grande senso di responsabilità, hanno sempre voluto mantenere il confronto su un piano istituzionale; venerdì prossimo si riunirà la Commissione Fiscalità ed è questa l’ultima possibilità per prendere orientamenti che vadano incontro alle necessità delle aziende, se però il risultato sarà l’ennesima sorda contrapposizione, le Associazioni di Categoria saranno costrette a scendere in campo con manifestazioni di dissenso differenti.
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