Gli aumenti delle tariffe per acqua, luce e gas, saranno graduali e concordati con il sindacato. Lo assicura il Segretario di Stato all’industria, Tito Masi, il giorno dopo l’incontro che ha visto governo e organizzazioni sociali confrontarsi sulla trasformazione dell’Azienda di Stato per i Servizi in società per azioni. "Il problema delle tariffe - sottolinea Masi - va inserito nel quadro generale degli obiettivi che stanno alla base della trasformazione dell’azienda, che dovrà poter contare su una maggiore autonomia gestionale e finanziaria, garantendo così una gestione più razionale e manageriale e un bilancio attivo in grado di sprigionare risorse". La società per azioni rimarrà completamente nelle mani dello Stato e, tra le soluzioni prospettate al sindacato, c’è il trasferimento del servizio fognature dall’azienda di produzione a quella per i servizi e l’interramento dei cavi o lo spostamento delle linee di alta tensione di Cailungo. Il Segretario di Stato all’industria ricorda che c’e’ da parte del sindacato la disponibilità a valutare proposte di adeguamento tariffario e che il Governo ha accolto la richiesta della CSU di procedere con gradualità e di concordare i futuri aumenti. "La prossima settimana - anticipa Masi - consegneremo alle forze sociali la nostra proposta per le nuove tariffe e, subito dopo la discussione consiliare della finanziaria, torneremo ad incontrarci per valutare insieme gli aumenti che, a questo punto, sono rimandanti al 2007. Per il sindacato gli aumenti dovranno tenere conto delle fasce sociali deboli e monoreddito, delle famiglie numerose e dei pensionati. Masi ha anche anticipato l’intenzione di attivare l’authority sulle tariffe, una strutture snella, costituita da professionisti sammarinesi, una proposta che ha registrato la contrarietà della CDLS secondo la quale questa idea appare come il tentativo di scaricare su un organismo di natura tecnica scelte e responsabilità che, toccando le tasche dei cittadini, hanno invece una valenza squisitamente politica e un forte impatto sociale. Il Segretario di Stato all’industria intende anche elaborare il piano energetico indicato dal Consiglio Grande e Generale, predisporre un progetto di legge sulle fonti di energia rinnovabili e prevedere una polizza assicurativa sulle perdite di acqua. Intanto l’Azienda di Stato per i servizi chiude il bilancio del 2006 con una lunga lista di segni meno. La perdita più consistente la registra l’erogazione del gas metano. L’azienda spende 20 milioni all’anno per portarlo nelle nostre case, con tariffe ferme dal 1999. Da gennaio ad oggi la materia prima ha avuto un incremento di circa il 20% e il contratto per acquistarla è indicizzato. Bilancio in rosso di circa 1 milione di euro per l’acqua. Solo l’energia elettrica porta soldi nelle casse dell’azienda che a fronte di una spesa di circa 20 milioni di euro prevede entrate per 24milioni e mezzo
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