Guardando agli indicatori dell'economia sammarinese, i dati del primo semestre sulle imposte indirette fotografano un andamento positivo, che fa ben sperare: “Abbiamo superato gli introiti del 2019, prima che scoppiasse la pandemia, peraltro in un momento in cui il settore turistico e il consumo interno non vanno ancora per la maggiore” commenta il Segretario alle Finanze. “ Sicuramente le prospettive sono molto buone, vuol dire in particolare che il tessuto industriale e artigianale del nostro paese sta lavorando bene”. Non ci si deve però cullare sugli allori. Da troppo tempo, ormai, si parla della necessità di riforme strutturali. “Serve, ad esempio, una riforma del mercato del lavoro”, afferma Gatti. Approderà in Aula entro l'anno, dato che un odg – approvato in Consiglio – dà mandato al Congresso di avviare i tavoli di confronto anche in tema di previdenza, in modo da concertare le linee di intervento e portare i due progetti di legge all'attenzione del parlamento entro dicembre 2021.
A metà settembre San Marino tornerà sotto la lente del Fondo Monetario, con i compiti sugli NPL fatti. “ Metteremo in condizione le banche di potersi avvicinare ai criteri di Basilea 3, attraverso la possibilità di smobilizzare gli attivi che per loro oggi sono infruttiferi. Attivi fruttiferi significa generare ricavi, vorrà dire minori rischi di insolvenza per le banche, e di conseguenza minor rischio per lo Stato”. Gatti parla di “operazione di sistema” insieme a tutti gli istituti di credito. Ora si procede con la costituzione del veicolo pubblico di gestione. Si lavora allo statuto. “Lo Stato dovrà mantenere delle garanzie di controllo, per essere tutelato nell'ambito di questa operazione. Il tutto potrà essere completato nei prossimi mesi. L'operazione di cartolarizzazione sarà possibile o entro la fine dell'anno o al più tardi i primi del 2022”.