Via libera di Banca Centrale all’acquisizione, da parte dell’IBS, della quota di Unicredit in Banca Agricola. Era l’ultimo passo di una lunga e tormentata operazione finanziaria che si concluderà con la creazione di quello che è stato definito il più grosso gruppo bancario privato della Repubblica, che una volta proceduto alla fusione potrà contare su 16 filiali sparse sul territorio, una massa importante di denaro gestito, un totale di 150 dipendenti. Già annunciata una necessaria riorganizzazione ma “senza alcun licenziamento” precisano orgogliosi i dirigenti delle due banche. L’IBS, come noto, subentra nella proprietà di Banca Agricola, acquisendo l’85,35 per cento del pacchetto azionario e darà vita a quella che si definisce una “fusione inversa”, i cui particolari saranno svelato più dettagliatamente nei prossimi giorni.
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