La Corte di Cassazione accoglie il ricorso dei legali degli ex vertici di Cassa di Risparmio e del Gruppo Delta, e rimanda al tribunale del riesame tutti atti che riguardano la mancata revoca degli arresti domiciliari decisa in settembre. L’organo di terza istanza riconosce un vizio procedurale che di fatto costringe i magistrati bolognesi a rivedere la decisione e a pronunciarsi per una seconda volta. Non ci sono indiscrezioni al momento, se non la soddisfazione del collegio difensivo degli imputati per l’inchiesta Varano. Uno su tutti l’avvocato Nicola Mazzacuva, capofila del collegio di legali. “Aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza - ci ha dichiarato – limitandoci a considerare che la cassazione ha condiviso le nostre tesi”. E’ già la seconda volta che la Corte Suprema si pronuncia in favore della Cassa di Risparmio. Un anno fa dichiarò “insussistenti” le accuse di riciclaggio è annullò il sequestro della somma di 2,6 milioni di euro trasportati sul furgone incaricato di consegnare il denaro proveniente dagli uffici forlivesi di Banca d’Italia. Oggi una nuova decisione che parla di vizi procedurali, nella quale si metterebbe in risalto una presunta violazione del diritto di difesa, non è chiaro se solo nell’udienza al tribunale del riesame o anche nelle indagini preliminari. Si tratta al momento solo di voci, solo la lettura della motivazioni potrà dare conferma. Nei prossimi giorni toccherà al tribunale del riesame rivedere gli atti e verificare una soluzione adeguata.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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