Bene la 'discovery' sulle sofferenze di Cassa di Risparmio di San Marino da parte del Governo, positivi gli sforzi dell'Esecutivo per migliorare ed eliminare le sofferenze nei conti delle banche ma le riforme devono essere veloci. E' la conclusione del Fondo Monetario Internazionale, al termine della visita sul Titano durata 10 giorni e che ha preso in esame l'andamento dell'economia sammarinese. Il capo delegazione Fmi, Kazuko Shirono, in un incontro con la stampa a palazzo Begni alla presenza dei segretari di Stato Simone Celli alle Finanze, Andrea Zafferani all'Industria e Nicola Renzi angli Esteri ha parlato anche di "accountability", cioè un comportamento responsabile laddove si usano i soldi pubblici per ripianare i debiti delle banche. Chiaro il riferimento alla situazione di Cassa di Risparmio di San Marino, diventata la banca di Stato, e che presenta un buco da 534 milioni di euro che il governo intende ripianare in 25 anni. Per il Fondo Monetario Internazionale, ovviamente, una delle riforme più importanti da fare a San Marino è quella del settore bancario e di Banca Centrale. L'economia sammarinese nel 2016 presentavano una crescita del Pil del 2%, nel 2017 dell'1,5%, perdendo un mezzo punto percentuale, il differenziale tra debito e Pil nel 2016 era del 22%, nel 2017 è cresciuto di un 30%, toccando il 52%, sicuramente effetto della discovery su Cassa di risparmio e degli 80 milioni già messi dallo Stato per ripianare il buco della prima banca del Titano. È stato dunque il segretario alle finanze Celli ad annunciare manovre per il prossimo futuro come ad esempio l'introduzione dell'Iva. "Basta sprechi e privilegi", ha dichiarato, annunciando una sorta di "spending review permanente".
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