Centomila risparmiatori italiani hanno aderito alla procedura di rientro dei capitali detenuti all'estero, la ormai famigerata voluntary disclosure, i cui termini sono scaduti ieri sera a mezzanotte.
Dal Mef, il Ministero dell'Economia e le Finanze fanno trapelare una forte soddisfazione per la risposta da parte dei contribuenti che hanno aderito ad una iniziativa di lotta all'evasione fiscale che oltre a non garantire alcun anonimato, prevede anche il pagamento di tutte le tasse dovute al fisco. Negli ultimi giorni di novembre pare che il numero delle domande sia aumentato vertiginosamente, con l'adesione degli ultimi contribuenti non ancora convinti. Il governo italiano aveva stimato un incasso vicino ai 3 miliardi e 400 milioni di euro “Abbiamo ampiamente superato il tetto dei 3 miliardi – ha dichiarato questa mattina il sottosegretario all'Economia, Enrico Zanetti – e questo significa che l'obiettivo è stato raggiunto”. Prematuro, per San Marino, valutare nel dettaglio quale siano stati gli effetti sul sistema bancario della Repubblica: “Fare stime oggi – ci spiega il presidente dell'ABS, Daniele Guidi – sarebbe assolutamente impreciso”. In effetti si dovrà attendere ancora alcuni giorni, dal momento che tutti coloro che hanno aderito al rientro dei capitali entro il 30 novembre, hanno a disposizione ancora trenta giorni per procedere alla regolarizzazione. Entro il 30 dicembre, infatti, dovranno inviare la relazione di accompagnamento all’istanza e la relativa documentazione. La scadenza di ieri ha fissato i termini tecnici, ora ci sono gli aspetti operativi. Comunque, già nelle prossime settimane si saprà quanto la voluntary abbia influito sulle casse degli istituti di credito della Repubblica, se abbia o meno intaccato la loro liquidità, se rischierà di incidere pesantemente sui loro bilanci. Chi ha dimestichezza con i numeri ipotizza che per San Marino questo ulteriore rientro dei capitali possa attestarsi tra i 3 e i 400 milioni di euro, ma al momento si tratterebbe di cifre solo ipotetiche e dunque fantasiose. Dalle banche si limitano a rilevare che la procedura ha coinvolto molti risparmiatori e che il personale è stato fortemente impegnato a supportare la clientela.
Sergio Barducci
Dal Mef, il Ministero dell'Economia e le Finanze fanno trapelare una forte soddisfazione per la risposta da parte dei contribuenti che hanno aderito ad una iniziativa di lotta all'evasione fiscale che oltre a non garantire alcun anonimato, prevede anche il pagamento di tutte le tasse dovute al fisco. Negli ultimi giorni di novembre pare che il numero delle domande sia aumentato vertiginosamente, con l'adesione degli ultimi contribuenti non ancora convinti. Il governo italiano aveva stimato un incasso vicino ai 3 miliardi e 400 milioni di euro “Abbiamo ampiamente superato il tetto dei 3 miliardi – ha dichiarato questa mattina il sottosegretario all'Economia, Enrico Zanetti – e questo significa che l'obiettivo è stato raggiunto”. Prematuro, per San Marino, valutare nel dettaglio quale siano stati gli effetti sul sistema bancario della Repubblica: “Fare stime oggi – ci spiega il presidente dell'ABS, Daniele Guidi – sarebbe assolutamente impreciso”. In effetti si dovrà attendere ancora alcuni giorni, dal momento che tutti coloro che hanno aderito al rientro dei capitali entro il 30 novembre, hanno a disposizione ancora trenta giorni per procedere alla regolarizzazione. Entro il 30 dicembre, infatti, dovranno inviare la relazione di accompagnamento all’istanza e la relativa documentazione. La scadenza di ieri ha fissato i termini tecnici, ora ci sono gli aspetti operativi. Comunque, già nelle prossime settimane si saprà quanto la voluntary abbia influito sulle casse degli istituti di credito della Repubblica, se abbia o meno intaccato la loro liquidità, se rischierà di incidere pesantemente sui loro bilanci. Chi ha dimestichezza con i numeri ipotizza che per San Marino questo ulteriore rientro dei capitali possa attestarsi tra i 3 e i 400 milioni di euro, ma al momento si tratterebbe di cifre solo ipotetiche e dunque fantasiose. Dalle banche si limitano a rilevare che la procedura ha coinvolto molti risparmiatori e che il personale è stato fortemente impegnato a supportare la clientela.
Sergio Barducci
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