Il Presidente di Banca Centrale salirà sul Titano appena conclusa la sessione del Consiglio Grande e Generale. Proprio in Aula si sono ascoltati gli interrogativi sul perdurare dell'assenza di Wafik Grais ad un mese dalla sua nomina. E' stata la Segreteria di Stato per le Finanze a rompere gli indugi confermando il doppio incarico alla Presidenza e alla Fondazione di Banca Centrale, chiarendo che le decisioni sono state prese dall'Assemblea dei soci. Civico 10 aveva espresso dubbi sull'effettivo insediamento del neo presidente "per ragioni legate al suo compenso" mentre Rete chiedeva conferma della nomina di Grais anche alla presidenza della Fondazione "per ovviare alle richieste di un compenso maggiore", mentre l'Upr sollecitava il governo ha dire pubblicamente come stavano realmente le cose. "Dall' individuazione dell'obiettivo strategico di dare impulso strutturato all'attività di formazione del personale del settore – ha risposto Capicchioni – è maturata la decisione di dare coerenza di visione e di direzione ai due soggetti giuridici, Bcsm e la sua Fondazione". A questo fine, "ottenuta la disponibilità di Grais ad assumersi un ulteriore impegno, è scaturita la proposta condivisa dall' assemblea generale dei soci di conferire l'incarico di Presidente della Fondazione Banca Centrale allo stesso Grais, individuando un compenso sensibilmente inferiore al tetto di legge, nel pieno rispetto delle norme, per lo specifico incarico che in quell'ambito dovrà essere svolto". Inoltre, la Segreteria di Stato per le Finanze conferma l'operatività di Grais come Presidente dell'Istituto. L'8 febbraio, fa sapere Capicchioni, si è tenuto un incontro tra Presidente e Consiglio Direttivo e il suo ruolo sarà pienamente operativo in occasione della visita del Fondo Monetario Internazionale che si terrà a San Marino dall'8 al 16 marzo.
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