In un anno a Rimini, sono stati 36 gli evasori totali rintracciati e sanzionati dai finanzieri del Comando provinciale di Rimini. Tra questi 36 persone completamente sconosciute al fisco vi sono anche due titolari di allevamenti di cani, alcuni rappresentanti di commercio, autotrasportatori ed estetiste che lavorano in casa.
La Guardia di Finanza di Rimini si accinge a chiudere il 2023. Forte impegno sul territorio delle Fiamme gialle, dunque, che dal 1 gennaio al 15 dicembre hanno controllato 4mila mezzi e 6mila persone. Oltre 1200 le verifiche sull'emissione degli scontrini fiscali e 300 le irregolari contestate. Bar e ristoranti tra le categorie maggiormente sanzionate. Per quanto riguarda l'impiego sommerso, sono stati 160 i lavoratori in nero rintracciati e 40 i datori di lavoro verbalizzati.
Nel corso dell'anno e delle diverse attività d'indagine della polizia economica e finanziaria della Gdf, le proposte di sequestro sono state di 62 milioni di euro, 11 milioni quelle effettuate. Nel settore del riciclaggio, 31 milioni proposti a sequestro e 11 milioni effettuati. Oltre 17 milioni di euro di beni confiscati.
Tra le operazioni del 2022 spicca quella che ha rappresentato uno spartiacque sulla normativa dei bonus sull'edilizia. L'operazione denominata 'Free Credit', in cui si è costituito parte civile anche il Comune di Rimini, ha infatti smascherato una presunta maxi truffa da 440 milioni di euro ai danni dello Stato, consumata attraverso il cosiddetto bonus 110%. Prima indagine in Italia - come ha ricordato il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Rimini, colonnello Alessandro Coscarelli - seguita personalmente dal compianto colonnello Roberto Russo, comandante del nucleo di polizia economico finanziaria di Rimini, morto il 25 novembre scorso a causa di un malore in mare mentre faceva kitesurf.